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Commissione Cultura: In attesa di una legge regionale sulla scuola, occorre bloccare le misure relative al dimensionamento scolastico in Ogliastra

Congelare le misure relative al dimensionamento scolastico nei comuni della provincia Ogliastra, nella prospettiva di trovare soluzioni più adeguate e aprire la discussione, insieme allassessorato alla Pubblica istruzione, di una legge regionale sulla scuola. È questo l'intento espresso dalla commissione Cultura e Diritto allo studio, presieduta da Attilio Dedoni (Riformatori Sardi  Liberaldemocratici), che ha sentito oggi in audizione il presidente della provincia Ogliastra, Bruno Pilia, e alcuni sindaci dei comuni montani sulle incongruenze rilevate nellapplicazione della delibera di Giunta (n.11/12 del 1 marzo 2011) relativa al Piano di dimensionamento scolastico per lanno 2011-12. Pilia ha esordito sottolineando il mancato rispetto, da parte della Giunta, del piano di dimensionamento scolastico approvato dalla conferenza dei sindaci della provincia Ogliastra.

È emerso che le situazioni di maggiore criticità si registrano nei comuni di Ussassai, la cui scuola secondaria di primo grado dovrebbe essere accolta dal comune di Seui, e in quelli di Talana e Urzulei, per cui si prospetta l’accorpamento della dirigenza scolastica rispettivamente con Villagrande e Baunei. Mentre il comune di Lanusei lamenta la mancata attivazione dellofferta formativa di Scienze applicate nel Liceo Scientifico L. Da Vinci. Per il sindaco di Ussassai, Gian Basilio Nicolin Deplano, la delibera della Giunta sancisce “di fatto la morte dell’istituzione scolastica nel  mio comune”.

Deplano ha denunciato inoltre come siano state disattese le deroghe contemplate nellassunto della Giunta regionale e ha parlato di azione discriminatoria inaccettabile” ai danni del suo comune, le cui scelte disconoscono qualsiasi diritto minimo per le popolazioni della montagna”. Secondo Virginia Lai, sindaco di Lanusei, ci sono tutti i presupposti per impugnare la delibera della Giunta, in quanto il documento provinciale sul dimensionamento scolastico -  ha spiegato – si è attenuto rigorosamente alle spirito della norma regionale, tenendo conto della specialità che noi rappresentiamo”. Lai ha inoltre rilevato come sia dalla normativa nazionale che da quella regionale sia possibile evincere in maniera inequivocabile lattenzione che debba essere data ai comuni montani”, mentre la decisione assunta con la recente delibera dimostra l’ “incongruenza con quest’assunto.  

Infine, ha domandato alla commissione che solleciti la Giunta a porre rimedio agli errori”, sottolineando la necessità di mettere in campo misure adeguate al contenimento dello spopolamento nelle aree montane. Ci sentiamo dire - ha concluso - che siamo una risorsa preziosa e invece puntualmente si ricorre ai numeri e vince laritmetica”. Il sindaco di Arzana, Marco Melis, in veste anche di delegato del presidente dell’Unione dei Comuni dellOgliastra, ha chiesto un chiarimento sulla logica delle deroghe regionali, parlando di torti subiti dalle nostre comunità”. Melis ha quindi domandato che ci si attivi per redigere una legge regionale sullistruzione che permetta alle piccole comunità di rivendicare il loro diritto alla presenza di presidi fondamentali nei territori”. Anche Andrea Crisponi, assessore alla Pubblica istruzione della provincia, ha chiesto il rispetto del piano predisposto dalla provincia e che, anche attraverso tavoli interistituzionali, si apra la discussione su una legge regionale sulla scuola, come già fatto da altre regioni.

Il sindaco di Urzulei, Giampaola Murru, ha chiesto che venga meno laccorpamento della dirigenza scolastica con il comune di Baunei, facendo presente che attualmente i genitori occupano in protesta la sede del suo municipio. Dopo le banche e le poste, toglierci anche questo significa levarci lultimo presidio. In questo modo, i nostri paesi sono destinati a morire - ha concluso - per questo chiediamo che una commissione d’inchiesta verifichi le responsabilità di chi abbia messo in atto questa mostruosità”. Il sindaco di Talana, Franco Tegas, ha invece parlato della necessità di un’assunzione di responsabilità, da parte del legislatore, nei confronti del territorio ogliastrino”. Infine, il vicesindaco di Gairo, Stefano Doneddu, ha definito questa  “una battaglia di diritti” e ha chiesto alla commissione che si faccia portavoce del grido che nasce dalle nostre popolazioni, che si sentono considerate cittadini di serie B. Red