Raid su Tripoli fino all'alba; una base aerea colpita da 40 bombe sganciate dagli stealth, gli aerei Usa "invisibili" ai radar; nuove incursioni aeree francesi. Prosegue in Libia la «Odyssey Dawn», l'operazione militare della coalizione internazionale. Nella notte si sono susseguiti attacchi dal cielo e dal mare sulle coste del Paese nordafricano, colpito da una pioggia di missili per costringere Muammar Gheddafi al «cessate il fuoco». I bombardamenti contro gli obiettivi militari del Colonnello sono stati sospesi domenica mattina, sia a Tripoli che a Bengasi, roccaforte dei ribelli. E i residenti, che sabato erano fuggiti dalla città a causa dell'attacco delle forze fedeli al Raìs, stanno lentamente ritornando a casa. Le incursioni aeree delle forze francesi riprenderanno comunque in giornata, come hanno reso noto fonti militari francesi.
L'offensiva della coalizione va avanti. Un aeroporto libico è stato attaccato da bombardieri stealth B-2 Spirit, aerei Usa invisibili ai radar. La tv americana Cbs ha detto che i tre velivoli hanno lanciato 40 bombe contro una non meglio precisata base aerea libica. Secondo la stampa inglese, inoltre, tra gli obiettivi colpiti nei primi raid di «Odyssey Dawn» ci sarebbe un aeroporto vicino a Tripoli usato per i voli dei fedelissimi del regime., preso di mira proprio per impedire agli uomini di Gheddafi di fuggire.
Cominciano, intanto, a emergere le prime stime su morti e feriti. Secondo fonti sanitarie locali, più di novanta persone sarebbero decedute negli scontri a fuoco di sabato a Bengasi. Secondo un bilancio provvisorio fornito invece dal regime, sarebbero almeno 48 le vittime dei raid occidentali. I feriti sarebbero 150. La tv di Stato, inoltre, ha comunicato che migliaia di libici si sono offerti come scudi umani attorno al bunker del Colonnello.
Ai raid, cominciati sabato a Bengasi per far rispettare alle truppe del leader libico la no fly zone sul Paese decisa dalle Nazioni Unite, partecipano al momento Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Italia e Canada, gli altri due membri della coalizione internazionale, non hanno ancora preso parte attivamente agli attacchi. Anche se il nostro Paese sta fornendo ha messo a disposizione della coalizione sette basi militari. Poco prima dell'alba, un bombardamento ha preso di mira Tripoli e il dispositivo antiaereo nella capitale libica è entrato in azione. Il fuoco della contraerea è stato seguito da esplosioni e crepitio di armi automatiche. Il cielo della capitale è stato illuminato da traccianti e si sono udite frasi come «Allah è grande». Un aereo della coalizione ha sorvolato la zona a sud della città, dove si trova la residenza-caserma del Raìs a Bab al Azizia, stando a quanto riferisce un inviato dell'Afp che si trova in un hotel ad un chilometro dal bunker del Colonnello. Sempre all'alba le forze di Gheddafi avrebbero bombardato nuovamente Bengasi, secondo quanto riportato da Al Jazeera. Anche la città libica insorta di Misurata è ancora circondata dalle forze fedeli al leader libico e nel centro sono entrati in azione i cecchini sui tetti. Lo dicono testimoni residenti della terza città libica, circa 200 km a est di Tripoli.
La notte è trascorsa tranquilla invece nella base aerea del 37/o stormo dell'Aeronautica militare di Trapani Birgi, dove il livello di allerta è comunque massimo. «Non è stato ordinato alcun attacco verso la Libia, né e possibile prevedere che ciò accada», spiegano alla base. Da Decimomannu, nel corso della giornata, potrebbero alzarsi in volo i caccia spagnoli giunti sabato in Sardegna.
La coalizione apre il fuoco sulla Libia: Missili Cruise dalle navi Usa, bombe dai raid aerei.
Già dal tardo pomeriggio di ieri è cominciato l'attacco alla Libia, prima con aerei solo francesi e poi in tarda serata con i cruise Usa diretti contro le difese aeree del Paese.
Forti esplosioni sono state udite questa sera ad est di Tripoli e palle di fuoco sono state viste all'orizzonte, hanno riferito testimoni sul posto.
E' in corso l'operazione 'Odissea all'alba' per distruggere la contraerea libica annuncia il Pentagono, precisando che oltre agli Usa sono coinvolti Gb, Francia, Italia e Canada. Le operazioni americane sono guidate dal generale Carter Ham, e hanno l'obiettivo di consentire le operazione decise dall'Onu.
La coalizione che sta intervenendo in Libia ha circa 25 navi e sottomarini nel Mediterraneo e alcuni di essi sono molto vicini alle coste libiche hanno detto fonti americane.
Le operazioni di distruzione della contraerea libica si stanno svolgendo sotto il comando degli Stati Uniti. Nell'annunciarlo, il Pentagono ha precisato che il comando incaricato è l'Usafricom, guidato dal generale Carter Ham. Tra gli alleati gli americani sono quelli che possiedono infatti le maggiori capacità anti-contraerea. Una volta neutralizzata la contraerea libica, entreranno in funzione i caccia alleati per sorvegliare la no-fly zone.
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha autorizzato il coinvolgimento limitato delle forze armate Usa e ha confermato l'operazione. Lo ha detto lo stesso Obama a Brasilia.
Il presidente Usa Barack Obama ha insistito oggi sul fatto che gli Stati Uniti non dispiegheranno truppe americane sul suolo libico dove è stato dato il via a una "limitata azione militare" per imporre l'attuazione della risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Obama ha detto anche che l'attacco contro la Libia è stato deciso perché il colonnello Muammar Gheddafi non ha rispettato gli impegni legati al cessate il fuoco e ha continuato ad attaccare.
Sono stati lanciati 110 missili da parte delle forze armate della coalizione su obiettivi precisi e difese aeree libiche ha reso noto un portavoce del Pentagono.
Nessun aereo americano ha preso parte alle operazioni militari sui cieli della Libia ha detto il portavoce del Pentagono sottolineando che con il suo briefing intendeva illustrare quanto accaduto e non cosa potrebbe accadere in futuro.
In serata il comando dei raid missilistici è stato affidato al generale americano Carter Ham, che guida Usafricom. Poi il comando delle operazioni passerà alla coalizione degli alleati ha detto l'ammiraglio William Gortney, incontrando la stampa al Pentagono.
I missili britannici e americani hanno colpito oltre 20 obiettivi strategici libici, in larga parte a ovest del Paese. Si tratta di sistemi di difesa aerea e altri snodi di comunicazione strategica, tutti situati sulla costa. Lo ha detto l'ammiraglio William Gortney, incontrando la stampa al Pentagono.
Cameron, forze britanniche in azione Le forze britanniche sono in azione sulla Libia ha annunciato fuori da Downing Street il primo ministro britannico David Cameron.
Obiettivi civili sono stati bombardati a Tripoli da aerei delle "crociate nemiche". Lo dice la tv di stato libica.
Sono stati bombardati obiettivi civili anche a Bengasi e Zuwarah dice la tv di stato libica che aveva già parlato di bombardamenti su obiettivi civili a Tripoli e attacchi a riserve di carburante a Misurata.
La tv di stato libica continua a riferirsi alle forze della coalizione con l'appellativo "i crociati nemici".
Le ambulanze sono al lavoro a Tripoli per portare soccorso ai "feriti": lo ha riferito una fonte delle forze armate, citata dall'agenzia Jana. "Obiettivi civili a Tripoli sono stati colpiti dagli attacchi dell'aviazione nemica dei crociati", ha detto la televisione libica.
Testimoni sul posto hanno detto all'ANSA che "è certo che un ospedale è stato colpito nei pressi di Tajoura", sobborgo a poca distanza da Tripoli. Secondo i testimoni alcuni giornalisti stranieri ospitati in un albergo del centro, avrebbero parlato di esplosioni senza precisare esattamente il luogo ne' l'intensità. I cellulari libici, per quanto ha potuto constatare l'ANSA, sono raggiungibili a Tripoli, ed è garantita la connettività via internet.
Riserve di carburante che alimentano Misurata sono state bombardate dalle forze occidentali dice anche la tv di stato libica.
La tv di stato libica ha affermato che un aereo francese è stato abbattuto nella regione di Tripoli.
In seguito l'esercito francese ha smentito la notizia diffusa dalla tv libica secondo cui un aereo francese sarebbe stato abbattuto. Lo riferisce la televisione francese.
Media ufficiali libici hanno detto che è stata bombardata Sirte, città natale di Gheddafi.
Il leader libico Muammar Gheddafi ha detto che "il Mediterraneo è diventato un vero campo di battaglia".
Gheddafi minaccia, inoltre, di attaccare "obiettivi civili e militari" nel Mediterraneo.
Il leader libico ha detto che i "depositi di armi" sono stati aperti per difendere la Libia in seguito all'operazione militare lanciata dall'Occidente contro il suo Paese.
Il colonnello Muammar Gheddafi ha si eèrivolto oggi ai libici dicendo loro di armarsi per la "rivoluzione". Lo riferisce la Bbc su suo sito online.
Reagiremo all' "aggressione coloniale dei crociati" ha affermato il Rais. Gheddafi ha poi lanciato un appello agli africani, arabi, latino-americani e asiatici perché rimangano a fianco del popolo libico contro il nemico.
E' un messaggio audio quello del leader libico Muammar Gheddafi diffuso questa sera in cui reagisce all'attacco sferrato dalle forze occidentali contro la Libia. Normalmente negli ultimi tempi è comparso di persona quando pronunciava un discorso.
Quattro giornalisti stranieri sono stati arrestati nell'ovest della Libia. Lo ha riferito la Bbc sul suo sito citando Al Jazira. I quattro inviati sono un britannico, un tunisino, un mauritano e un norvegese.
La Croce Rossa internazionale ha lanciato un appello a tutte le parti in causa in Libia perché sia garantito l'accesso di medici e ambulanze ai feriti.
Il capo della polizia, prefetto Antonio Manganelli, ha inviato una circolare a prefetti e questori perché sia innalzato il livello di attenzione sugli obiettivi sensibili, soprattutto alle frontiere. La circolare arriva in seguito al comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza che si è tenuto ieri al Viminale riguardo la situazione internazionale a seguito delle vicende della Libia.
Il comitato dell'Unione africana sulla Libia rifiuta 'ogni intervento militare straniero nel paese quale che sia la forma'. Lo dice il presidente della Mauritano Mohammed Ould Abdel Aziz aprendo una riunione del comitato a Nouakchott, capitale della Mauritania. La situazione in Libia, aggiunge, 'esige un'azione urgente per una soluzione africana alla gravissima crisi che sta attraversando questo paese fratello'. I membri del comitato sulla Libia domani si recheranno in Libia.