Attacco massiccio delle forze di Gheddafi a Misurata dove sono entrati i carri armati dei militari fedeli al regime. Testimoni riferiscono di sparatorie in corso nel centro della città e parlano ancora genericamente di vittime.
Secondo i residenti, le forze di Gheddafi starebbero bloccando anche il porto cittadino con le loro imbarcazioni per fermare rifornimenti. I raid delle forze della coalizione, nelle ultime 24 ore, hanno di fatto fermato i caccia libici e distrutto decine di mezzi del regime intorno a Bengasi. La no fly zone sui cieli della Libia è stata effettivamente imposta. E Gheddafi ha di nuovo minacciato l'Occidente.
L'ammiraglio americano Mike Mullen, capo degli stati maggiori congiunti ha annunciato che la no fly zone è stata effettivamente imposta sui cieli libici.
Il comandante americano Mike Mullen ha detto che la contraerea libica è stata resa in offensiva e che non vi sono segnali aerei libici in volo e di civili feri. Mullen ha aggiunto che, nelle sole 24 ore, sono stati fatti significativi apssi avanti e che sono state fermate le forze pro-Gheddafi nella città di Bengasi. Il comandante americano Mike Mullen ha detto che "non vi sono indicazioni che Gheddafi si stia orientando sull'uso di armi chimiche".
"Saranno distribuite nelle prossime ore armi a un milione di persone, uomini e donne, in tutta la Libia". E' quanto riferisce una fonte del regime libico citata dalla tv satellitare 'al-Arabiya'. Poco prima la tv di Stato aveva invitato la popolazione a recarsi nelle sedi dei Comitati popolari dove è in corso la distribuzione delle armi.
La Lega Araba ha criticato i raid aerei della coalizione internazionale sulla Libia, che sono andati oltre il loro obiettivo, che era di imporre una non fly zone; un obiettivo "diverso da quanto sta succedendo in Libia". Lo ha detto il segretario generale della Lega, Amr Mussa. "Quello che vogliamo è proteggere i civili, non bombardarne altri", ha detto.
E' salito da 48 a 64, secondo il governo libico, il bilancio delle vittime dei bombardamenti della coalizione dei volenterosi. Secondo una fonte anonima del ministero della Salute 16 persone sono morte a causa delle ferite riportate.
Almeno quattordici morti sono stati visti oggi da un corrispondente delle Reuters attorno a veicoli dell'esercito del regime libico bombardati dalla coalizione internazionale sulla strada che collega Bengasi e Ajdabiya, nell'est del Paese. Il corrispondente ha riferito di scene di distruzione, con dozzine di veicoli bruciati. Mentre secondo fonti ospedaliere locali più di 90 persone hanno perso la vita ieri durante l'assalto dato a Bengasi dalle forze di Gheddafi.
Diciannove caccia Usa sono stati impiegati stamani in operazioni sui cieli libici contro le truppe di Gheddafi e le difese aeree libiche, hanno reso noto le forze armate americane. I nuovi raid aerei compiuti hanno distrutto decine di mezzi di Gheddafi: lo constatano fonti giornalistiche e degli insorti sul posto. Le fonti parlano di "carri armati svantrati, di pezzi d'artiglieria anneriti frammisti ai cadaveri di combattenti africani con indosso uniformi kaki visibili sul sito bombardato", che dista 35 chilometri a ovest da Bengasi. L'attacco, condotto da aerei francesi, è durato un paio d'ore a partire dalle 5,30 locali (le 4,30 italiane).
Un aeroporto libico è stato attaccato da aerei USa invisibili ai radar statunitensi. Lo ha detto la Cbs, si tratterebbe di tre bombardieri stealth B-2 Spirit che hanno lanciato 40 bombe contro una base aera libica.
La Libia è pronta per una lunga guerra. Gheddafi torna a parlare in tv e minaccia l'Occidente dopo l'attacco. “Non riuscirete a vincere, questa è la nostra terra”. "L'Italia ci ha tradito, come lo ha fatto la Francia", la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, ha detto il Rais. “Questo attacco rappresenta un nuovo nazismo, noi non lasceremo mai la nostra terra, sappiamo che noi vinceremo e voi morirete". "Farete la fine di Hitler e Mussolini. Vi faranno cadere i vostri popoli. Avete fallito in Somalia e fallirete anche adesso".
Gheddafi per ora ha reagito solo a parole: "Il Mediterraneo è diventato un campo di battaglia - ha detto ieri in tarda serata -. Attaccherò obiettivi civili e militari". Tripoli ha anche chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza e ha annunciato che non coopererà più nella lotta all'immigrazione clandestina.
L'equipaggio di un rimorchiatore d'altura italiano è stato trattenuto nel porto di Tripoli da uomini armati: lo apprende l'Ansa da fonti qualificate, secondo le quali le persone a bordo sono otto italiani, due indiani e un ucraino. I fatti, secondo le scarne informazioni disponibili, si sarebbero verificati ieri pomeriggio, quando il rimorchiatore stava sbarcando a Tripoli dei lavoratori libici. Alcuni uomini armati, tra cui uno che si sarebbe qualificato come il comandante del porto, hanno fermato l'equipaggio, impedendo al rimorchiatore di ripartire. Gli italiani e gli altri si troverebbero ancora a bordo.
Il rimorchiatore è della società Augusta Offshore spa di Napoli, una società italiana, fondata nel 1986, specializzata nel servizio di assistenza alle piattaforme petrolifere e in attività di esplorazione e produzione. La sede principale è a Napoli, dove è distaccato il dipartimento commerciale e tecnico; inoltre, la società ha basi operative in Italia a Siracusa, in Egitto al Cairo, in Brasile a Rio De Janeiro e Macao.
L'operazione Odissey Dawn della coalizione internazionale era entrata nel secondo giorno con notizie di un bombardamento su Tripoli, per poi momentaneamente interrompersi nel corso della mattinata, dopo che ieri aerei francesi avevano colpito nella regione di Bengasi e almeno 110 missili cruise erano stati lanciati da Usa e Gran Bretagna. I bombardamenti sono continuati nella notte.
Prima dell'alba la contraerei è entrata in azione nella capitale libica e si sono udite esplosioni, mentre si alzavano grida di "Allah è grande". Del bombardamento nelle prime ore di oggi su Tripoli hanno dato notizia l'Afp e la televisione di stato libica.
L'attacco contro le forze di Gheddafi era cominciato alle 17,45 di ieri, dopo il via libera arrivato nel primo pomeriggio dal vertice di Parigi sulla Libia fra Onu, Usa, Ue e paesi arabi. I primi a partire erano stati quattro cacciabombardieri francesi che avevano distrutto diversi carri armati delle forze governative.
A Tobruk, città dell'estremo ovest in mano agli insorti, era esplosa la gioia. Ieri mattina, il rais aveva fatto sferrare un durissimo attacco contro Bengasi con razzi e artiglieria, nel tentativo di conquistare la roccaforte dei ribelli prima dell'intervento occidentale.
Dopo i bombardieri francesi, sulla Libia sono stati sparati missili Tomahawk americani e britannici, almeno 110 secondo il Pentagono, lanciati da navi e sommergibili contro batterie contraeree e depositi di carburante. In nottata Londra ha comunicato di avere anche effettuato raid aerei.
Odissey Dawn è la più grande operazione militare internazionale contro un paese arabo dall'invasione dell'Iraq nel 2003. L'Italia sta fornendo un importante supporto logistico attraverso la messa a disposizione della coalizione di sette basi militari, mentre i caccia mobilitati per l'intervento militare in Libia si sono concentrati nella base di Trapani Birgi.
I bombardamenti fanno seguito alla risoluzione 1973 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite del 17 marzo scorso che prevede una no-fly zone rafforzata e l'immediato cessate il fuoco per proteggere la popolazione civile.
L'aeroporto di Trapani Birgi entro poche ore verrà chiuso al traffico aereo civile a causa delle operazioni dell'aeronautica militare che riguardano la Libia. I voli saranno dirottati su altri aeroporti. Lo confermano all'ANSA fonti dell'Enac.
La Russia ha chiesto a Francia, Gran Bretagna e Usa di "sospendere l'uso non selettivo della forza" contro la Libia. In un comunicato il ministero degli Esteri di Mosca ha espresso "rammarico" per un intervento giudicato "troppo frettoloso". I media locali hanno inoltre citato "fonti" del Cremlino secondo le quali l'ambasciatore di Mosca a Tripoli è stato sollevato dall'incarico, per ragioni ancora non chiare.
Un attacco aereo è in corso su Tripoli. Lo riferisce la Cnn. Secondo testimoni, è entrata in funzione la contraerea. La contraerea di Gheddafi si è attivata e sta rispondendo al fuoco 'in modo molto pesante", secondo l'inviato della Cnn a Tripoli, Nic Robertson.
La Libia ha deciso un cessate il fuoco immediato, a partire dalle 21.00 (ora locale). Lo ha annunciato il portavoce dell'esercito libico citato dalla Bbc.
Due Tornado italiani sono appena decollati dalla base militare di Trapani Birgi dove c'è il 37/o comando dell'Aeronautica militare. Dalla base non hanno comunicato la destinazione dei velivoli.