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Sesta commissione (Industria): audizione del commissario liquidatore della Fluorite di Silius Spa, Andrea Garau, sulla situazione della società

“La Regione per mantenere la struttura della Fluorite di Silius spende ogni anno cinque milioni di euro. Di questi, un milione è destinato alla cassa integrazione dei 105 dipendenti, un milione e 600mila euro sono i costi relativi alla manutenzione e sicurezza, i restanti due milioni e 400mila sono destinati all’integrazione degli stipendi dei dipendenti, fondo che garantisce loro di percepire il 100% del salario che guadagnavano prima della messa in cassa integrazione”. Il quadro della situazione della Fluorite è stato delineato dal suo commissario liquidatore, Andrea Garau, sentito in audizione questa mattina dalla Sesta commissione (Industria) presieduta da Alberto Randazzo (Pdl). Garau è stato convocato per illustrare lo stato dell’arte della crisi che coinvolge la miniera di Silius da anni, e per capire quanto le risorse stanziate dall’articolo 22 del DL 222 collegato alla manovra Finanziaria 2011-2013 (3 milioni di euro) possano essere un aiuto concreto alla ripresa dell’attività della miniera.

Il commissario liquidatore ha spiegato alla Commissione di aver sottoposto all’assessore regionale all’Industria una proposta basata su un accordo con i sindacati aziendali e territoriali, per la quale, in attesa del nuovo bando che la Regione predisporrà per affidare la concessione della miniera, è previsto lo scorporamento della parte coltivabile della miniera da quella che dovrà essere interessata dai lavori di ripristino e di bonifica. Garau ha spiegato che “il giacimento potrà essere sfruttato al massimo per 5/8 anni, mentre altri 15/18 anni sono previsti per i lavori di bonifica ambientale”.

Il consigliere Giampaolo Diana (Pd) ha poi esortato il commissario a fornire ulteriori informazioni sulla eventuale possibilità di ripresa dell’attività mineraria: “La fluorite è uno dei 14 minerali rari e di importanza strategica indicati come essenziali dall’Unione Europea e di cui, nel mondo, la Cina ha il più importante patrimonio. La Sardegna – ha ricordato Diana – è una delle poche zone in Europa che ne ha ampia disponibilità, per questo si dovrebbero fare tutti gli sforzi perché la miniera di Silius rilanci la propria attività”.

Rispondendo alle sollecitazioni del consigliere dei Democratici, Garau ha chiarito il ruolo che il suo mandato prevede: “Non sono stato nominato per chiudere la miniera e per portare avanti i progetti di bonifica ho bisogno di un mandato specifico”. Garau ha infine informato la Commissione di attendere da parte dell’assessore all’Industria Oscar Cherchi un riscontro in merito alla proposta avanzata.

Il presidente Alberto Randazzo, su stimolo dei consiglieri Edoardo Tocco (Pdl), Eugenio Murgioni (Pdl) e dello stesso Giampaolo Diana, ha annunciato di voler convocare al più presto l’assessore in audizione per proseguire l’analisi e l’approfondimento sulla situazione della miniera.