«A seguito dell’inaugurazione del cavo Sa.pe.i., che consente alla Sardegna di vendere nella penisola l’eccesso di energia elettrica prodotta a Fiume Santo, occorrerà che le famiglie e le imprese sarde possano godere, con effetto immediato e ben visibile nelle bollette, dei vantaggi che questo elettrodotto porterà alla nostra Isola».
Lo dichiara Salvatore Amadu, consigliere regionale del PdL.
«Le autorevoli dichiarazioni del Ministro Romani che ha calcolato in 70 milioni di euro l’anno il risparmio energetico per la Sardegna – prosegue Amadu – rafforza la nostra idea contraria all’installazione di centrali nucleari nei nostri territori, ma ora chiediamo che le ricadute positive di questo mega cavo sottomarino possano essere tangibili e ben evidenti nelle bollette di pagamento destinate alla nostra popolazione e le nostre imprese».
«Per questo motivo – afferma il consigliere regionale – chiedo che il Presidente Cappellacci e l’assessore dell’Industria vigilino con attenzione affinché le società elettriche, dopo ingiustificati aumenti nelle bollette operino, nelle stesse, riduzioni di prezzo talmente insignificanti».
«Occorre fare in modo che la ricaduta positiva e il risparmio di 70 milioni di euro l’anno, infatti, sia ridistribuita equamente fra i cittadini e le imprese isolane – conclude Tore Amadu – perché i sardi, da lungo tempo stanno pagando l’energia elettrica a tariffe superiori e fuori dal mercato, rispetto al resto della nazione». Red