La presidente del Consiglio Claudia Lombardo, ha dato poi la parola a Roberto Capelli (Gruppo Misto): “Domani in quest’Aula daremo il nostro contributo per i 150 anni dell’Unità d’Italia e diversi hanno già manifestato i loro dubbi. Parlare oggi delle norme di attuazione del novellato art. 8 dello Statuto e incontrarci per dare un giudizio, che credo sarà unanime, crea in me un certo imbarazzo. Io domani sarò presente in Aula come rappresentante delle Istituzioni, ma ho qualche remora a intravvedere l’unità dello Stato come unità e collaborazione tra Istituzioni, ossia con il governo centrale. Io non mi riconosco in quel governo, come non mi riconosco in questo governo regionale”. Capelli ha evidenziato altri atti ancora da troppo tempo in attesa di approvazione da parte del governo centrale, come quello della Medicina penitenziaria che “porta a un’assistenza sanitaria deficitaria negli istituti penitenziari”. “Finché - ha aggiunto l’esponente del Gruppo Misto - ci saranno ministri che rinnegano l’Unità d’Italia e guardano dall’alto in basso le Isole e il Meridione, quale sarà il nostro futuro?” Per Capelli: “Bisogna cercare una strada unitaria contro un governo ostile, un governo che ci ha negato i fondi Fas, senza citare i fondi Cipe, per non parlare della questione di Quirra. Dove deve andare la Sardegna per far valere i suoi diritti?” E sullo sulle norme di attuazione ha aggiunto: “L’articolo 12 sui giochi e le scommesse presuppone una fregatura, per me è un contentino”. Capelli ha concluso annunciando il suo voto a favore.
È poi intervenuto Gianpaolo Diana (Pd): “Il centrosinistra, presidente Cappellacci, l’ha sollecitata da tempo a mettersi alla guida di questo fronte sardo. Ma sono necessari obiettivi specifici. Sarebbe importante che lei fornisse al Consiglio e alla Commissione competente esattamente i calcoli e i conti esatti e dirci, anche, cosa intende fare sull’ordine del giorno approvato a dicembre scorso che impegnava lei e la Giunta “a concludere con il Ministro dell'economia e delle finanze il tavolo di confronto mirato alla rinegoziazione del Patto di stabilità imposto alla Regione Sardegna che tenga conto del nuovo regime d'entrata in vigore dal 2010”. Diana ha poi aggiunto: “Se vuole unire il fronte sardo deve fornire un pacchetto di rivendicazioni serie, tra cui il Patto di Stabilità, i Fondi Fas, la questione delle Infrastrutture, di settori dell’Industria, della Scuola e della Sanità. Da parte del centrosinistra c’è una totale disponibilità però le chiedo di illustrarci in maniera esaustiva gli obiettivi che vuole raggiungere. Mi sembra che lei non intenda accettare questa sfida”. L’esponente del Pd ha poi concluso: “Non credo che ci saranno voti contrari alle norme di attuazione. Approviamole anche oggi. Che le approvi subito il Consiglio dei Ministri. Presidente dimostri più determinazione. Mi sembra che lei all’orizzonte veda una sconfitta”. Segue