Press "Enter" to skip to content

Terrore nucleare in Giappone

Un nuovo incendio è scoppiato nel reattore n. 4 della centrale di Fukushima I. Lo ha comunicato la Tepco, l'ente che gestisce l'impianto. Poche ore prima una esplosione aveva causato un primo incendio.

La televisione giapponese sta trasmettendo le immagini del nuovo incendio. Un esperto spiega che c'è stata una nuova esplosione e poi si sono viste fiamme uscire dalla struttura. Secondo l'esperto della Tepco, non è possibile entrare all'interno dell'edificio, a causa delle altissime temperature.

La Tepco, gestore della centrale di Fukushima Daiichi, ha confermato che un incendio si è sviluppato nel reattore numero 4. Il portavoce della Tokyo Electric Power, Hajimi Motujuku, ha detto che le fiamme sono divampate nella prima mattinata di mercoledi' (nella serata italiana) all'interno della gabbia di contenimento del reattore. I vigili del fuoco stanno cercando di spegnere l'incendio. Anche l'agenzia per la sicurezza nucleare giapponese ha confermato le fiamme, le cui cause non sono ancora note.

Il governo di Tokyo ha chiesto assistenza all'Unione europea per fronteggiare le conseguenze del sisma e dello tsunami sulla popolazione. Lo ha annunciato il presidente della Commissione Ue, Barroso. Le autorità giapponesi, ha spiegato, "hanno chiesto una risposta europea coordinata focalizzata sull'assistenza a tutto campo per portare sollievo alla popolazione". L'Unione europea ha dunque presentato un'offerta di aiuti a Tokyo.

Una nuova forte scossa sismica di 6.4 gradi Richter ha fatto tremare il Giappone, alle 22.30 locali. L'epicentro è nella prefettura di Shizuoka. Nessun rischio tsunami.

La scossa ha interessato una vasta area a Sudovest di Tokyo, e ha disseminato altra paura. Centinaia di persone sono scappate dalle proprie case, mentre ormai scarseggiano cibo e altri generi di prima necessità.

L'Austria intanto ha deciso di spostare l'ambasciata da Tokyo a Osaka per il rischio radioattivo. La linea aerea tedesca Lufthansa ha deviato i voli a Nagoya e Osaka. Gli Usa hanno modificato le rotte delle navi militari.

Le autorità giapponesi hanno avvertito che il livello delle radiazioni intorno alla centrale e' ormai diventato nocivo per la salute, è stata completata l'evacuazione di tutti i residenti nel raggio di 20 chilometri e tutti coloro che vivono tra i 20 e i 30 chilometri sono stati esortati a rimanere al chiuso. Lo stesso premier, Naoto Kan, ha ammesso che "il pericolo di ulteriori perdite è in aumento", ma ha chiesto alla popolazione di mantenere la calma.

Anche a Tokyo è stato evidenziato un livello di radiazioni superiore alla norma, ma le autorità sostengono che non ci sia pericolo per la salute umana e comunque nel corso della giornata il livello è sceso.

 Di sicuro quelli che in questo momento stanno lavorando all'impianto di Fukushima, per cercare di raffreddare i reattori, sono ad altissimo rischio perché sono sottoposti ad un livello di esposizione molto dannoso. Nell'impianto lavoravano circa 800 persone, ma la società proprietaria -la Tepco- ha chiesto solo a una cinquantina di rimanere; e comunque adesso gli operai stanno lavorando a fasi alterne nella sala-controllo dove non riescono a permanere a lungo.

Secondo Andrè-Claude Lacoste, responsabile dell'Authority per la Sicurezza nucleare (ASN) francese, la vasca di contenimento del reattore numero due "non è più sigillata" e l'incidente alla centrale nucleare giapponese ha ormai raggiunto il livello di gravità 6 nella scala internazionale sui disastri nucleari,
che arriva a 7 (a Chernobyl si arrivò a 7 su 7).

 L'incubo nucleare si aggiunge alla catastrofe creata dal terremoto: ormai anche le autorità parlano di almeno 10mila vittime e i superstiti hanno poco cibo e acqua, con temperature che nella notte calano vicino allo zero e devono fare i conti con la perdita di case e famigliari.

 Il rischio nucleare è "estremamente elevato", il Giappone deve far fronte a
diversi gravi incidenti in più reattori nucleari. Nelle parole del ministro degli Esteri francese Alain Juppé l'ammissione più autorevole, al momento, della gravità della situazione nel Paese del Sol Levante. Juppé stamattina, in apertura dei lavori del G8
esteri a Parigi, ha parlato con l'omologo giapponese, Takeaki Matsumoto.

Le autorità giapponesi hanno avviato uno screening approfondito di tutti gli sfollati che si trovano nei punti di accoglienza della prefettura di Fukushima. Lo scrive il sito internet del quotidiano Asahi shinbun.

 Subito dopo il livello di radiazioni nell'area è salito a 965,5 microsievert l'ora . Alle 08.31 le radiazioni erano già schizzate a 8.217 microsievert, più di otto volte il limite massimo annuo, riferisce l'agenzia Kyodo, citando la società Tepco che gestisce la centrale.

 Il terremoto che venerdì scorso ha devastato le coste nordorientali del Giappone, oltre a modificare l'inclinazione dell'asse terrestre ha spostato di circa quattro metri verso est parte dell'arcipelago nipponico.

 Le autorità hanno ordinato a tutte le persone che vivono nel raggio di 30 chilometri dalla centrale di di barricarsi in casa e non indossare abiti che sono stati esposti all'aria aperta. Alla gente che abita entro 20 chilometri dalla centrale era già stato ordinato di lasciare l'area e, secondo quanto ha riferito il primo ministro Naoto
Kan, la maggior parte di loro l'ha già fatto. I voli aerei sono stati vietati entro un raggio di 30 chilometri dalla centrale. La Tepco, che non esclude ora il rischio di una fusione, ha evacuato tutti i suoi dipendenti dalla centrale di Fukushima, salvo le 50 persone impegnate negli sforzi per il raffreddamento dei sei reattori dell'impianto.

 Le iniezioni di acqua nei reattori 1 e 2 della centrale di Fukushima 1 sono su livelli stabili. Lo ha detto il portavoce del governo di Tokyo, Yukio Edano, nel briefing sugli sforzi per stabilizzare la struttura. Quanto al reattore 4, quello spento ma che ha registrato oggi un incendio, il livello dell'acqua "non è confermato".

Le fiamme si sono sviluppate nel bacino di stoccaggio del combustibile nucleare spento nel reattore numero 4 della centrale di Fukushima 1, 250 chilometri a
nord-est di Tokyo: lo ha reso noto l'Aiea, l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, precisando di essere stata informata dalle autorità giapponesi del fatto che è in corso "il rilascio della radioattività direttamente nell'aria", a un tasso "pari a 400 millisievert l'ora".

Livelli di radioattività dieci volte superiori alla norma sono stati registrati oggi a
Maebashi, città situata circa 100 chilometri a nord di Tokyo: lo ha reso noto l'agenzia di stampa giapponese 'Kyodo', citando fonti municipali. Anche nella stessa capitale nipponica le radiazioni in giornata sono state segnalate in aumento, ma
ancora a un grado tale, secondo le autorità metropolitanme, "da non comportare alcun problema".

L'agenzia meteorologica giapponese ha smentito un rapporto secondo il
quale una debole contaminazione radioattiva dalla centrale di Fukushima potrebbe raggiungere Tokyo entro 10 ore.

Nel pomeriggio (locale) i livelli di radiazione a Tokyo sono tornati prossimi alla normalità. Attualmente il livello è di 0,075 microsievert/ora, dopo un picco
di 0,809 microSv/h che tuttavia non presentava alcun rischio per la salute; il livello considerato normale è di 0,035 microSv/h (contro i 20 microSv di una normale radiografia).

 I venti stanno per ora spingendo la nube radioattiva fuoriuscita dalla centrale di Fukushima verso l'oceano, quindi via dalla terraferma giapponese, riducendo così il pericolo di contaminazione nella regione. L'Organizzazione Meteorologica Mondiale
ha spiegato tuttavia che i venti sul Giappone sono in continuo cambiamento.
 

Per ora il numero delle vittime accertate ha toccato quota 6mila. Lo scrive il Japan Times, spiegando che la National Police Agency parla di 2.475 cadaveri e di 3.118 persone che mancano ancora all'appello. Finora l'agenzia ha identificato 1.060 corpi, dei quali circa 420 sono stati restituiti alle loro famiglie. Ancora migliaia i sopravvissuti non ancora raggiunti dai soccorsi, 1.300 intrappolati sull'isola di Oshima, mentre altre 7-8 mila persone avrebbero invece trovato riparo nelle scuole. Il problema resta quello della scarsità di combustibile, sia per i vivi che per i morti.

Se gli ospedali lamentano la mancanza di elettricità, l'impossibilità di produrre ghiaccio rende impossibile la conservazione dei corpi. Nel frattempo, l'Agenzia per i disastri ha dichiarato che gli edifici distrutti sarebbero 72.945.

 Nuovo crollo per Tokyo, che ha lasciato sul campo oltre il 10% dopo lo scivolone del 6% della vigilia. La Banca del Giappone ha reso noto di aver iniettato oggi ancora 3.000 miliardi di yen (26 miliardi di euro) sul mercato per stabilizzare l'economia dopo il terremoto. Il dato odierno si somma ai 5.000 e 15.000 miliardi di yen messi a
disposizione del mercato ieri mattina.

Questo nuovo finanziamento porta a 23.000 miliardi di yen (202 miliardi di euro) l'importo totale previsto dalla boj per il mercato interbancario da lunedì. La quantità delle massicce iniezioni eseguite lunedì dalla banca centrale e' senza precedenti per un singolo giorno. La Boj vuole assolutamente impedire alle banche delle zone duramente colpite dal terremoto e dai gravi problemi nelle centrali nucleari di
restare a corto di denaro.

 In chiusura, l'indice Nikkei 225 dei valori principali è crollato da quota 1.015,34 punti a 8.605,15 punti. L'attività ha raggiunto il livello record di 5,78 miliardi di azioni scambiate sul primo mercato. L'indice allargato Topix ha segnato una caduta di 80,23 punti a 766,73, con un calo del 9,47%. Per l'indice Topix è il ribasso maggiore registrato dall'ottobre 2008. Per entrambi gli indici è, in termini percentuali, il terzo peggiore di tutti i tempi.

 Difficoltà anche ad Hong Kong (-3%), ancora in fase di contrattazioni, Taiwan (-3%), Seul (-2,4%) e Sidney (-2,1%), mentre a' apparsa relativamente più
cauta Shanghai (-1,4%). Su quello che resta del listino nipponico, che ha funzionato
anche oggi nonostante la catastrofe, si segnalano i gruppi del comparto energetico Tokyo Electric Power (-24,68%), Toshiba Corporation (-19,46%), Oki Electric (-19,05%) e Fuji Electric Holdings (-17,67%), assieme a quelli dell'alimentare come Nippon Meat Packers (-18,09%), che ha dovuto fermare la produzione.