Dopo l’inaugurazione il Laboratorio di Emodinamica entrata in funzione.
“Sono veramente soddisfatta – ha detto Rosanna Pes, direttore dell’unità operativa di Cardiologia dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia – e ringrazio tutti i miei collaboratori per l’entusiasmo che mi stanno dimostrando: anche chi non era in servizio o chi stava smontando dalla notte, questa mattina ha voluto assistere alla prima procedura. Un passaggio importante per la nostra Asl e per il nostro territorio. Sono inoltre soddisfatta per la professionalità che stanno dimostrando: tra breve tempo il team di Olbia avrà acquisito un’esperienza tale da poter garantire l’attività in autonomia, anche se comunque per un anno potremo contare sulla valida collaborazione del team del Santissima Annunziata di Sassari col quale la Asl di Olbia ha siglato un’apposita convenzione”.
Due olbiese, un pensionato di 58 anni e una casalinga di 74 anni, sono stati i primi pazienti sottoposti a procedura nel Laboratorio di Emodinamica dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia. “I due pazienti si trovavano ricoverati nell’Unità di Terapia intensiva Coronarica del
Giovanni Paolo II di Olbia in attesa della loro stabilizzazione e del trasferimento a Sassari, trasferimento che è stato evitato in quanto siamo stati in grado di attivare in tempi strettissimi il nostro laboratorio. I pazienti non avevano bisogno di angioplastica quindi su entrambi sono state eseguite degli esami diagnostici, le coronarografie appunto, per i quali i pazienti non hanno avuto delle complicanze”, ha detto la Pes.
Il laboratorio di emodinamica inaugurato giusto lo scorso sabato consentirà di garantire interventi tempestivi e appropriati, andando a aumentare la sicurezza dei pazienti e della popolazione, riducendo, sino ad azzerare, il pendolarismo cardiologico e anche le liste d’attesa.
Il progetto dell’Emodinamica, fortemente voluto dal commissario Fadda, dai direttori Altana e Fenu, ha consentito, con una spesa di circa 8 milioni e mezzo di euro (dilazionati in cinque anni) di realizzare il laboratorio di Emodinamica. Nel 2009 la Asl di Olbia ha pagato circa 1milione e 800 mila euro all’anno per la mobilità passiva, cioè galluresi che per interventi di emodinamica si dovevano rivolgere ad altri territori; considerando la crescita della Gallura per il 2010 la Asl dovrà pagare, tra mobilità passiva e attiva, oltre due milioni e mezzo di euro.
“L’assessore Liori, tenuto costantemente aggiornato sulla nostra attività, si è complimentato con la Asl di Olbia per questo importante risultato, si è inoltre impegnato a garantire, prima dell’estate, la massima funzionalità del reparto”, ha detto il commissario Giovanni Antonio Fadda, che con il Da Mario Altana e il Ds Maria Serena Fenu hanno lavorato sin dall’inizio del loro mandato per portare l’Emodinamica in Gallura.