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A Miyagi probabili 20mila dispersi

Sempre più drammatica la situazione nel Giappone nord-orientale. Continuano a susseguirsi violente scosse di assestamento, due delle quali di magnitudo 6,0 hanno fatto oscillare i grattacieli persino a Tokyo. Non solo, sulle zone terremotate e devastate dallo 'tsunami' generato dal sisma è tornato il gelo e ha preso a nevicare in abbondanza, ostacolando i soccorsi e rendendo ancora più penose le condizioni di vita dei superstiti.

Nella centrale atomica di Fukushima 1 si continua per di più a combattere contro lo spettro di un 'fall-out' radioattivo, e i tentativi finora messi in campo si sono rivelati vani.

Un elicottero da trasporto, che avrebbe dovuto scaricare acqua sul reattore numero tre dell'impianto dal quale da ore fuoriesce una fitta nube di vapore, è stato costretto a tornare indietro: troppo elevato il livello delle radiazioni intorno al complesso. Abortito così il piano di inviare altri velivoli. Un nuovo espediente sarà messo in campo per cercare almeno di mettere in sicurezza il reattore numero quattro dove si era sviluppato un incendio, il secondo nella centrale dall'inizio della crisi: resta infatti pericoloso, anche se le fiamme si sono estinte. La polizia intende irrorarlo con un potente getto d'acqua, ricorrendo a un mega-idrante montato su un camion.

 I lavoratori stamani allontanati dal complesso nucleare di Fukushima Daiichi possono ora tornare. Tokyo Electric Power, che gestisce la centrale, ha comunicato che gli operatori si trovano attualmente a circa 500 metri dal sito. Il Governo aveva ordinato al personale di allontanarsi questa mattina presto a causa di un aumento di radiazioni e aveva quindi sospeso temporaneamente gli sforzi per il raffreddamento dei reattori surriscaldati.

 Sono probabilmente almeno 20mila le persone disperse nella prefettura nord-orientale di Miyagi in seguito al sisma e allo tsunami. Lo riferiscono le autorità locali citate dalla Kyodo. 

 Il bilancio provvisorio dei morti e dei dispersi del disastro giapponese ha raggiunto la cifra di 12.471 individui. Le morti registrate, secondo quanto riferiscono i dati della polizia, sono 4.277.

I feriti sono 2.282, una cifra, quest'ultima, che appare decisamente sottovalutata. 

 Le radiazioni presenti oltre il raggio di 20 chilometri dalla centrale nucleare di Fukushima "non costituiscono un pericolo immediato per la salute", ha
dichiarato in mattinata il portavoce del governo giapponese, Yukio Edano.

 Circa il 70% delle barre di combustibile dei reattori 1 e 2 della centrale giapponese di Fukushima-1 sono state lesionate dall'eccesso di calore a seguito della crisi dei sistemi di raffreddamento dopo il sisma di venerdì. Lo ha riferito oggi l'ambasciata italiana a Tokyo in una comunicazione rivolta ai connazionali e pubblicata sul suo sito internet. 

Il capo dell'Agenzia atomica russa, Serghiei Kirienko, ha affermato che la crisi nucleare in Giappone si sta sviluppando secondo lo scenario peggiore.

 La vasca che contiene il combustibile esausto del reattore numero quattro costituisce la "principale preoccupazione" per i tecnici al lavoro nella centrale giapponese di Fukushima, dato il rischio di contaminazione radioattiva
"direttamente nell'atmosfera", affermano gli esperti dell'Authority francese per la Sicurezza Nucleare (Asn). Il livello del liquido che riempie la vasca sta infatti calando progressivamente, fatto che potrebbe portare a un'esplosione in grado di disseminare direttamente nell'atmosfera delle scorie radioattive.

L'Asn giudica inoltre "preoccupante" la situazione del reattore numero tre, la cui capsula di contenimento potrebbe essere danneggiata; simili timori esistono anche per il reattore numero due mentre il reattore uno appare invece ancora integro.

 Il presidente francese Nicolas Sarkozy convocherà una riunione del G20 - del quale la Francia ha la presidenza di turno - per discutere delle opzioni energetiche dopo il disastro in Giappone.