Press "Enter" to skip to content

Salis (IdV) a Cossa: “Non si può stare al governo della Regione e, contemporaneamente, vestire i panni dell’opposizione”.

Adriano Salis, capogruppo IDV in Consiglio regionale, ha così commentato l’interrogazione presentata da Cossa "sui gravi ritardi nell’erogazione dei finanziamenti nel settore agricolo": "A nessuno è consentito recitare due parti in commedia. Men che meno a Michele Cossa, vicepresidente del Consiglio regionale e coordinatore regionale dei Riformatori sardi, partito che sostiene il presidente Cappellacci e che, fino a pochi giorni fa, non ha fatto mancare il suo sostegno all’ex assessore Prato. Non si può stare al governo della Regione e, contemporaneamente, vestire i panni dell’opposizione".

"L'Italia dei Valori denuncia da anni i gravi ritardi nell’erogazione dei finanziamenti previsti dall’Asse 1 del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 – ha continuato Salis – e ci fa piacere che, finalmente, anche i Riformatori si siano accorti dei ritardi cronici nell’erogazione dei finanziamenti per i nostri produttori e che, per l’ammodernamento delle strutture e per l’introduzione di nuove tecnologie " al 31/12/2010 risultava fossero state spese risorse molto inferiori al 5% dei fondi messi a bando".

"Così come esprimiamo la nostra soddisfazione perché, finalmente e pubblicamente, il coordinatore regionale dei Riformatori – ha aggiunto il capogruppo di IdV – denuncia, insieme a noi, che per i finanziamenti in favore dei giovani agricoltori erano previsti già dal 2009 "70 milioni di euro ma ancora nessun euro è arrivato ai beneficiari. Per l’importanza che il settore agro-pastorale riveste nell’economia della Sardegna è una buona notizia che anche i partiti della maggioranza si rendano conto dello stato disastroso in cui versa questo comparto e della necessità di accelerare la spesa dei fondi disponibili, perché il settore "necessita di interventi immediati per essere competitivo e al passo con le nuove metodologie di produzione e commercializzazione dei prodotti".

"Non vorremmo però che fossero solo buone intenzioni o, peggio, iniziative propagandistiche – ha concluso Salis - Il fatto che il comparto agro-pastorale non sia neanche nominato nel Collegato alla Finanziaria presentato dalla Giunta fa propendere, purtroppo, per la seconda ipotesi". Red.