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Nuove esplosioni in centrale Fukushima

Nuove esplosioni alla centrale di Fukushima 1, danneggiata dal terremoto di venerdì scorso. Questa volta al reattore numero 3, ma anche al reattore 2 l'impianto di raffreddamento è entrato in avaria. Gli scoppi, avvenuti alle 11 (le 3 in Italia) sono stati provocati dall'idrogeno e sette persone sono date per disperse, tra cui sei soldati, ha reso noto la Tepco (Tokyo Electric Power), la società che gestisce l'impianto, secondo la quale il livello di radiazioni nell'unità 3 si attestava a 10,65 microsievert, di gran lunga al di sotto dei 500 microsievert per i quali il gestore sarebbe obbligato per legge a riferire al governo.

I feriti sono tre, mentre altre fonti parlano di nove. L'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Aiea) ha ricevuto notizie dalle autorità nipponiche che le strutture di contenimento del reattore non sono state danneggiate. Le esplosioni - sentite fino a 40 km di distanza - sono state simili a quella che si era verificata sabato nel reattore 1. Secondo le autorità giapponesi le possibilità di un'estesa fuga di gas radioattivo dalla centrale sono attualmente «molto basse». Nelle altre due centrali che domenica destavano preoccupazione, Onagawa e Tokai, sono stati rimessi in funzione gli impianti di raffreddamento.

 Smentito invece l'allarme tsunami dopo una scossa di assestamento di 5,8 gradi alle 10 del mattino (le 2 di notte in Italia). Da un elicottero dei pompieri era giunta notizia dell'avvistamento di un'onda di tre metri in arrivo, ma l'Agenzia meteorologica ha fatto sapere di non aver registrato alcun terremoto che potesse causare un nuovo tsunami. Le autorità del porto di Hachinoe hanno revocato l'ordine di evacuazione per circa 13 mila abitanti. Il bilancio ufficiale del terremoto di 9 gradi Richter e del seguente maremoto di venerdì scorso finora è fermo a 1.650 morti e 1.720 dispersi. Ma un migliaio di corpi senza vita è stato trovato nella penisola di Ojika e altri mille cadaveri sono stati avvistati a Minamisanriku, dove mancano all'appello circa 10 mila persone, pari alla metà della popolazione locale.

La Borsa di Tokyo, che aveva aperto con un ribasso di circa il 5% dell'indice Nikkei, ha chiuso perdendo il 6,18%. In particolare, Le azioni Tepco hanno perso il 23,57%. Il volume delle transazioni ha stabilito con 4,88 miliardi di titoli scambiati il record storico alla Borsa di Tokyo, pari a più di 2,5 volte la media abituale. La Banca centrale giapponese ha deciso di mantenere i tassi attuali tra lo zero e lo 0,1% per facilitare i finanziamenti e di aumentare di 5 mila miliardi di yen (circa 44 miliardi di euro) portandola a 40 mila miliardi la liquidità a sostegno dei mercati. Un portavoce ha spiegato che si tratta della «più grande operazione» mai condotta sul mercato monetario giapponese. I danni del sisma potrebbero costare alle assicurazioni fino a 34,6 miliardi di dollari, secondo una prima stima diffusa domenica da un'agenzia specializzata nella valutazione del rischio. Il razionamento dell' energia nella regione di Kento, che comprende Tokyo, è stato rinviato a causa di un consumo di energia più basso del previsto.

 

 

Resta alto l'allarme nucleare.

Il Giappone è un paese piegato, ma non domo. Con voce grave, il primo ministro nipponico Naoto Kan ha chiesto oggi ai cittadini uno sforzo collettivo per risollevare il paese che, dopo il devastante terremoto/tsunami di due giorni fa, dovrà affrontare la peggiore crisi da 65 anni a questa parte, ovvero dalla fine da quella guerra del Pacifico che fu conclusa con i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki.

"Vi prego di considerare la situazione attuale la più grave crisi degli ultimi 65 anni", ha affermato il capo del governo di Tokyo parlando alla stampa dal Kantei, la residenza del primo ministro. Kan ha richiamato alla memoria lo sforzo collettivo dei giapponesi per ricostruire il paese in pace. "Unendo le forze, aiutandosi a partire da parenti e amici, superiamo questa crisi, ricostruiamo il Giappone. E' questa la preghiera che faccio a ciascuno di voi".

Kan non ha nascosto la gravità della situazione e ha ringraziato la popolazione per la "freddezza" che sta dimostrando. Il "Grande terremoto del Giappone orientale", come comincia a essere definito, ha fatto un numero ancora imprecisato di vittime. Certamente, secondo i dati ufficiali, si è già superato di gran lunga i mille morti, ma le proporzioni rischiano di essere molto più catastrofiche, se verranno confermati i timori delle autorità della prefettura di Miyagi, che solo in quell'area, parlano di più di 10mila morti.

Accanto al soccorso della popolazione, che pare andare a rilento, oggi il governo deve affrontare due emergenze: quella nucleare e quella del rifornimento elettrico. Il sisma ha costretto al blocco le centrali nucleari dell'area colpita e ha provocato danni. Resta critica la situazione alla centrale Fukushima-1 dove, dopo l'esplosione nell'edificio del reattore numero uno di ieri, si teme che possa essercene un'altra nell'edificio del reattore numero 3. 

Il governo non l'ha esclusa, anche se ha rassicurato sul fatto che l'eventuale esplosione non arriverebbe a danneggiare il reattore. Kan, pur ammettendo la gravità della situazione, ha assicurato che "non sarà un'altra Chernobyl". Rassicurazioni che, tuttavia, non sono stati sufficienti per l'Ambasciata di Francia, che ha consigliato i cittadini transalpini a lasciare Tokyo per qualche giorno. Per quanto invece riguarda gli italiani, l'ambasciatore Vincenzo Petrone ha spiegato che resta da stabilire il contatto con 7 cittadini italiani. 

 Domani, al riavvio delle attività produttive, mancheranno 10 milioni di kilowatt. Per questo motivo, paventando massicci black--out, Kan ha ordinato alle compagnie elettriche di Tokyo e del Tohoku di presentare e mettere in pratica da domani un piano per l'interruzione programmata dell'erogazione elettrica.

 Dopo lo Tsunami e con l'allarme nucleare in corso, ha ricominciato a svegliarsi il vulcano giapponese Shinmoedake dopo due settimane di inattivita'. Cenere e lapilli si intravedono da quattro chilometri di distanza nell'aria, raccontano testimoni locali. Il vulcano, dall'altezza di 1.421 metri, si era risvegliato dopo 52 anni a gennaio scorso, poi il primo marzo dopodiche' era tranquillo da due settimane. E' probabile che proprio lo Tsunami abbia stimolato la sua attivita'. Le autorita' intanto mantengono il livello di 'warning' a tre su 5 e hanno bloccato l'accesso alla montagna.

 Le Borse di Tokyo e Osaka avranno domani apertura regolare, testando così il ritorno alla normalità. L'uscita di fumo è stata anche segnalata da un'altra centrale nucleare della prefettura di Miyagi. Lo riferisce la tv pubblica, la Nhk.

 Le vittime e i dispersi hanno superato nel complesso quota 3.000. Lo dice la polizia nazionale citata dall'agenzia Kyodo.