Inoltrata dalla Giunta alla presidenza del Consiglio la richiesta di stato di calamità naturale per il territorio di Olbia colpito dall’alluvione il 2 e 3 marzo scorsi. Il presidente Ugo Cappellacci ha immediatamente accolto la richiesta, avanzata dall’assessore dei Lavori pubblici Sebastiano Sannitu, affinché sia sollecitata al Governo un’ordinanza urgente di protezione civile. La Giunta regionale con un’apposita delibera chiede allo Stato uno stanziamento straordinario stimato di almeno 15 milioni di euro per le opere di ripristino della viabilità, degli edifici pubblici e delle infrastrutture danneggiate e per il risarcimento dei danni subiti dai privati e dalle imprese. Inoltre si ritengono inderogabili gli interventi di messa in sicurezza e stabilizzazione di tutta l’area interessata dall’alluvione.
L’ordinanza di protezione civile dovrebbe consentire l’applicazione delle deroghe alle procedure ordinarie per la realizzazione degli interventi urgenti. L’assessore Sannitu ha quindi proposto di destinare 150mila euro, disponibili nei capitoli di competenza dei Lavori pubblici, per l’elaborazione di uno studio di fattibilità generale per risolvere le problematiche dei bacini idrografici del territorio di Olbia. L’individuazione delle opere di ripristino, per le quali si procederà anche in regime di somma urgenza, nei limiti della normativa, sarà effettuata in seguito ai sopralluoghi dei servizi tecnici dell’assessorato dei Lavori pubblici, mentre gli interventi infrastrutturali saranno definiti in virtù dello studio di fattibilità generale. Red
