Press "Enter" to skip to content

Due giorni con i Figli d’Arte Medas, “I giganti di Monti’e Prama” Cagliari, 12 marzo Auditorium Comunale.

Riprende con due distinti spettacoli di narrazione con musiche di scena la rassegna Cagliari a Teatro 2011. Dopo gli ultimi weekend riservati alla danza, la manifestazione nata nel 2010 come attività collaterale della Scuola D’Arte Drammatica, ritorna sui sentieri del teatro contemporaneo con una compagnia di grande tradizione in Sardegna: Figli d’Arte Medas.

La compagnia fondata dal regista, narratore, scrittore, attore, autore Gianluca Medas, si presenta davanti al pubblico cagliaritano per un nuovo intenso fine settimana con due spettacoli che sfogliano avvincenti pagine della storia e archeologia dell’isola.

Si inizia sabato 12 marzo alle ore 21 all’Auditorium Comunale di Piazzetta Dettori con lo spettacolo di narrazione con musiche di scena “I Giganti di Monti ‘e Prama” interpretato sul palcoscenico da Gianluca Medas (voce narrante) e l’accompagnamento musicale di Andrea Congia (chitarra classica), Arrogalla (live electronics, dubbing), Massimo Loriga (sax, trunfa, sulitu, sonete, flauto traverso).

Il giorno dopo, domenica 13 marzo alle ore 19 all’Auditorium Comunale di Piazzetta Dettori, Figli d’Arte Medas con la voce narrante di Gianluca, Andrea Congia alla chitarra classica e il sax di Enzo Favata, sono gli artefici dell’avvincente rilettura del più noto libro di Sergio Atzeni “Passavamo sulla terra leggeri”.

‘I giganti di Monti’ e Prama’, omaggio alle bellissime statue rinvenute nel 1974 nelle campagne di Cabras, è una sorta di poema scritto e narrato da Gianluca Medas, in cui si ricostruisce la storia di una terra immaginaria, ma nello stesso tempo reale. Un paradiso selvatico abitato da una civiltà avanzata, luogo sacro e allo stesso tempo impoverito da guerre e divisioni. Lo spettacolo narra le gesta di un popolo che viveva in armonia guardando il mare, la terra e il cielo. La storia si svolge nelle campagne di Cabras, in località Monte’ e Prama. Due contadini stanno zappando il loro terreno in una giornata come le altre, quando, viene alla luce una testa in pietra che osserva i due agricoltori con due occhi formati da cerchi concentrici, un naso squadrato e una bocca appena accennata. Si tratta di un fatto straordinario. In poche ore spuntano spezzoni di figure gigantesche, alte più di due metri. Vengono dissotterrate una trentina di statue tra cui 7 arcieri, 15 pugilatori e 13 modelli di nuraghe. Le sculture, che riportano alla mente l'esercito cinese di terracotta, ricordano i guerrieri nuragici così come rappresentati dai bronzetti o dai bassorilievi del tempio di Medinet-abu in Egitto.

Il secondo spettacolo “Passavamo sulla terra leggeri”, tratto dall’ omonimo romanzo uscito postumo nel 1996, è stato proposto da Figli d’Arte Medas per la prima volta lo scorso anno e il 6 Settembre 2010 a Cagliari per la celebrazione del quindicesimo anniversario della scomparsa di Sergio Atzeni. Qui si ripercorre la storia dei S’ard, i danzatori delle stelle e l’intensa epopea del popolo sardo tramandata oralmente di generazione in generazione. E’ un vero e proprio itinerario ai confini del mito, tra rievocazione storica romanzata e racconto orale, da quando in un tempo perduto, i primi abitanti come fuggiaschi, arrivarono sull'isola da un’imprecisata terra d’oriente. Un lungo e lento travaglio che tocca il punto più drammatico con il definitivo declino del Regno d’Arborea e la perdita dell’indipendenza in seguito alla sconfitta nella battaglia di Sanluri del 1409, combattuta contro gli invasori catalano-aragonesi.

La rassegna è organizzata con il coordinamento della Scuola D’Arte Drammatica in collaborazione con il Comune di Cagliari e con un contributo della Provincia. Red-com