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La Giornata mondiale del rene a Ozieri

 

 

Parteciperà anche la Nefrologia dell’ospedale di Ozieri alla Giornata mondiale del rene. Domani, nel centro del Monte Acuto, due équipe dirette da Marino Ganadu incontreranno gli studenti delle ultime classi dei licei classico e scientifico della città.

 

La struttura complessa di Nefrologia dell’ospedale “Antonio Segni” aderisce così, per la prima volta, alla manifestazione organizzata in Italia dalla Fondazione italiana del rene Onlus in collaborazione con la Società italiana di nefrologia (Sin).

 

Saranno circa un centinaio i ragazzi che domani potranno sottoporsi allo screening gratuito che mira appunto alla prevenzione delle malattie renali.

 

Gli operatori della struttura ozierese, dalle ore 8 alle 14, controlleranno la pressione arteriosa ed effettueranno esami delle urine attraverso un semplice stick. Agli studenti inoltre sarà consegnato anche un questionario dal quale sarà possibile dedurre eventuali familiarità per patologie renali. Saranno diffusi anche alcuni utili opuscoli informativi.

 

«L’obiettivo è fare sensibilizzazione, informazione e prevenzione – afferma il responsabile della Nefrologia di Ozieri, Marino Ganadu – e l’importanza della giornata va al di là dello screening che realizzeremo nelle classi. Prevenire le malattie renali è un beneficio non soltanto per i pazienti, ma anche per l’economia sanitaria, considerati gli elevati costi del trattamento sostitutivo».

 

La Nefrologia di Ozieri dispone di una degenza di 6 posti letto, un day hospital e due centri dialisi, uno a Ozieri e uno al poliambulatorio di Bono.

A Ozieri sono circa 40 i pazienti in trattamento dialitico, mentre supera quota 350 il numero dei pazienti, residenti in tutto il distretto sanitario, seguiti ambulatorialmente dalla struttura di Nefrologia e dialisi del nosocomio cittadino. In questo caso si tratta di pazienti affetti da fattori di rischio quali ipertensione arteriosa, malattia renale cronica, nefropatia diabetica, malattie genetiche a cui segue insufficienza renale.

La struttura inoltre segue anche circa 20 pazienti che hanno subito un trapianto di rene. Red