Press "Enter" to skip to content

Carceri: a Iglesias 76 “poesie in libertà”; Sdr, un progetto che “vola

La poesia quale utile strumento per scandagliare l’animo e per farlo volare in alto attraverso un linguaggio metaforico in cui trovano un posto di rilievo la fantasia e la capacità di trasformare il disagio e il dolore in inedite immagini. Alla creatività è stato dedicato il laboratorio di narrativa che ha consentito di pubblicare il volumetto “Poesie in Libertà”. Promosso dall’area educativa dell’Istituto Penitenziario di Iglesias, coordinata da Roberto Sorgente, il progetto, si è avvalso del supporto dei volontari della Caritas Diocesana e della collaborazione della Società Operaia di Mutuo Soccorso. A patrocinare la pubblicazione, che propone 76 componimenti in versi scritti da cinque detenuti, è stato l’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Enrico Fermi” di Iglesias. La raccolta in versi è stata presentata nell’Istituto alla presenza, tra gli altri, del Direttore Gianfranco Pala e di Don Roberto Sciolla, responsabile della Caritas Diocesana di Iglesias.

“La realizzazione di questa pubblicazione – ha detto il Direttore Pala – è la concreta prova che anche in un contesto detentivo è possibile esercitare la libertà narrativa, raccontare storie di vita passate, presenti, future per far emergere saperi perduti o dimenticati, i cambiamenti, i sogni nel cassetto, esprimere sensazioni, pensieri, emozioni, collegare esperienze. Testimonia però – ha sottolineato Gianfranco Pala – l’importanza della solidarietà e della partecipazione di chi vive fuori dal carcere, oltre che del ruolo degli operatori”.

“Il carcere come luogo di arricchimento umano e culturale – ha sottolineato Don Roberto Sciolla – è una realtà spesso sottovalutata. L’impegno costante dei volontari dimostra invece che la realizzazione di un progetto è sempre un’occasione di crescita per tutti per chi vive la condizione di detenuto e per quanti operano con passione nelle carceri”.

“La solitudine, il desiderio di riscatto, la fede, la speranza di avere un’altra possibilità, gli affetti familiari, l’amore. Sono questi – afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” che ha preso parte alla presentazione della raccolta in versi – alcuni dei temi su cui si soffermano le 76 “Poesie in libertà”. Emerge una particolare sensibilità negli autori, alcuni dei quali dimostrano di possedere qualità artistiche meritevoli di un approfondimento. Determinante l’operato degli educatori, dei volontari e della scuola. Senza una rete di positive relazioni dentro e soprattutto fuori dal carcere, il principio fondamentale del reinserimento sociale dei cittadini privati della libertà, dopo aver scontato la pena, diventa quasi impossibile.

La pubblicazione contiene, oltre a un’autopresentazione di ciascun autore, 20 componimenti di Efisio Allegria, 14 di Luigi Angioni, 8 di Francesco Marongiu, 17 di Giuseppe Moi e 17 di Sulyic Fadil. Red

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »