Questa mattina, l'assessore regionale al Lavoro, Francesco Manca, nel sottoscrivere la Carta per le Pari Opportunità e l'Uguaglianza sul Lavoro, già siglata a livello nazionale dai Ministri del Lavoro e delle Politiche Sociali e per le Pari Opportunità, ha precisato che si tratta di uno strumento reale e concreto di tutela per le lavoratrici e i lavoratori contro ogni forma di discriminazione, e non un'azione propagandistica in occasione del centenario della proclamazione della giornata della donna.
Il documento, promosso in Sardegna dalla consigliera di Parità Luisa Marilotti e dalla presidente dell'Aidda (Associazione imprenditrici donne dirigenti d'azienda), Antonella Sigurasa, non nasce unicamente da un'ottica di genere, ma vuol rappresentare un modello culturale per l'affermazione delle pari opportunità e per il superamento di tutte le discriminazioni nei luoghi di lavoro.
"La Carta – ha aggiunto l'esponente della Giunta Cappellacci – sarà seguita, nei prossimi giorni, dall'apertura di un tavolo regionale per la sua diffusione e applicazione, con il coinvolgimento degli enti locali, delle organizzazioni sindacali e datoriali, delle parti sociali e del mondo del volontariato, della scuola e dell'università e degli istituti previdenziali e professionali, in linea con le strategie europee e nazionali, cui si ispirano le nostre attuali politiche regionali per il lavoro".
La Carta si pone come obiettivo la valorizzazione del pluralismo e delle pratiche inclusive nel mondo del lavoro per contribuire al successo e alla competitività delle imprese, riflettendone la capacità di rispondere alle trasformazioni della società e dei mercati. In particolare, le aziende che adotteranno il documento all’interno della loro organizzazione, si impegneranno sia a combattere tutte le forme di discriminazione sul luogo di lavoro - genere, età, disabilità, etnia, fede religiosa, orientamento sessuale – che a valorizzare le diversità, riguardo soprattutto alle pari opportunità tra uomo e donna.
La consigliera di parità, Luisa Marilotti, sottolineando come, in campo nazionale, già 80 aziende di grandi e piccole dimensioni abbiamo aderito all'iniziativa ottenendo un significativo ritorno in termini di immagine e beneficio, ha spiegato: "La Carta è una dichiarazione d'intenti che le imprese possono sottoscrivere volontariamente per cambiare e innovare la gestione aziendale, assicurando un luogo di lavoro libero da discriminazioni di genere"
Nel 2010, rispetto ai 363 casi del 2009 , hanno lasciato il posto di lavoro 385 donne (di cui 203 in provincia di Cagliari, 99 in quella di Sassari, 45 nell’Oristanese e 38 nel Nuorese) con motivazioni che variano dai costi eccessivi e la carenza degli asili nido fino alla mancata concessione di flessibilità oraria o part-time.
"Vogliamo avviare in Sardegna un percorso identico a quello intrapreso a livello nazionale – ha puntualizzato la presidente dell'Aidda, Antonella Siragusa – perché siamo convinte che la Carta rappresenti uno strumento valido ed efficace per superare tutte le discriminazioni che esistono nei luoghi di lavoro. E' un documento che guarda a una prospettiva di crescita poiché funge da stimolo alla competitività: è un atto di equità e di coesione sociale".
All'iniziativa ha aderito anche la Commissione regionale per le pari opportunità che, nei mesi scorsi, ha proposto un documento ai capigruppo in Consiglio regionale per riequilibrare la presenza femminile in politica e nei vertici aziendali. "Sul modello della proposta formulata dalla Regione Campania – ha detto Luisella Derosas, presidente della Crpo – abbiamo previsto una doppia preferenza di genere nelle elezioni del Consiglio regionale e la presenza del 40% di donne nei consigli di amministrazione". Red.