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Istruzione – Il Presidente Deriu a Cappellacci: “Chiedo un particolare e diretto intervento mirato alla salvaguardia del nostro sistema scolastico”.

Il Presidente della Provincia di Nuoro, Roberto Deriu, in una lettera indirizzata al Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, volta a ribadire la forte preoccupazione causata dell'applicazione della legge di riforma della scuola, scrive: "Così come ho avuto modo di esprimerLe nel corso del nostro recente incontro le manifesto la mia forte preoccupazione per i gravi disagi nei quali si verrebbero a trovare le famiglie e gli studenti del nostro territorio in seguito all'applicazione della legge di riforma della scuola voluta dal Ministro Gelmini".

"Una riforma che incide profondamente nell'organizzazione delle Istituzioni scolastiche locali che si trovano, ancora una volta, a rischio di sopravvivenza. Il venir meno di questi presidi scolastici - si legge di seguito - avrebbe come inevitabile effetto un aggravio dei disagi per gli studenti dovuti alle peculiarità geografiche del territorio, con centri abitati distanti tra loro, i cui collegamenti sono resi difficili dall'andamento tortuoso delle strade e dall'assenza di un capillare servizio di trasporti".

"Ciò può causare - prosegue Deriu - l'abbandono precoce della scuola, con la conseguente negazione del diritto ad essere dei cittadini consapevoli, dotati di un patrimonio culturale e di conoscenza. Così come verrebbe negato il diritto a costruire la fondamentale esperienza della convivenza democratica, dell’integrazione, della legalità, dell’attuazione della giustizia sociale e delle pari opportunità. Confermo, pertanto, la posizione di questa Provincia in difesa del sistema scolastico provinciale, che riteniamo strategico per lo sviluppo del territorio per offrire a tutti le medesime opportunità di crescita culturale e sociale".

"Alla luce di queste considerazioni - ha concluso il presidente della Provincia di Nuoro - Le chiedo un particolare e diretto intervento mirato alla salvaguardia del nostro sistema scolastico. Questione che, seppur rimandata di un anno a seguito della deroga al Piano Regionale di riordino della scuola, lascia aperte le criticità di fondo". Red.