Situazione sempre più drammatica a as-Zawiyah, la strategica località ad appena 40 chilometri da Tripoli, controllata finora almeno in parte dai ribelli, ma contro la quale in giornata le forze fedeli a Muammar Gheddafi hanno lanciato l'ennesimo assalto, forse quello finale. Lo ha detto per prima l'emittente araba Al Jazira, che ha sentito in diretta alcuni testimoni.
"Ci sono carri armati dappertutto, e stanno aprendo il fuoco sulle case", ha denunciato uno degli abitanti della cittadina, raggiunto telefonicamente da Bengasi, roccaforte dell'insurrezione.
"Ne ho appena visti sette accelerare sotto alle mie finestre, e il bombardamento prosegue senza sosta. Pregate per noi", ha mormorato l'uomo, prima che la linea cadesse di colpo. Un altro testimone oculare, un medico, al telefono ha raccontato di essere "intrappolato in mezzo al fuoco" delle artiglierie.
Secondo il sito on-line all'indirizzo www.almanaralink.com, vicino agli insorti, a Zawiyah sarebbero almeno quaranta i mezzi corazzati penetrati nel centro, e sparerebbero incessantemente sui civili.
Ieri la tv ufficiale libica aveva annunciato che le forze governative avevano ripreso il controllo della città. Un testimone, un residente ad al-Zawiya, contattato al telefono da Al Jazira, racconta con tono concitato che "ci sono pesanti bombardamenti sulla città con carri armati, armi pesanti e mortai mentre i ribelli stanno cercando di resistere con mezzi di fortuna. Loro (le forze fedeli al regime) non hanno pietà e sono estremamente brutali. Cioè un gran numero di feriti e un sacco di gente ammazzata nelle strade".
Il testimone dice che "non c'è pietà nei confronti dei civili". L'inviato di Al Jazira International ad al-Zawiya, Tony Birtley, scrive sul live blog dell'emittente qatariota che la città "è nelle mani delle forze di Gheddafi, ma, apprendiamo, i combattimenti continuano". Un blogger riferisce di almeno sei carri armati che trasportavano quelli che vengono descritti come "mercenari" di Gheddafi sono stati dati alle fiamme.