Centosessantasei giornalisti precari su 503 iscritti al sindacato in Sardegna. La difficile situazione di emergenza occupazionale in cui versa il settore dell’editoria sarda è stata fotografata questa mattina da Francesco Birocchi, presidente regionale dell’Assostampa, il sindacato dei giornalisti, sentito in audizione dalla Terza commissione (Bilancio) presieduta da Paolo Maninchedda (PSd’Az).
Il presidente del sindacato dei giornalisti sardi ha portato all’attenzione della Commissione lo stato d’emergenza del settore dell’editoria anche alla luce delle ultime crisi aziendali, come il fallimento di E Polis (quotidiano free press che editava 19 testate in tutta Italia) che ha messo in cassa integrazione 46 giornalisti in Sardegna, e la crisi dell’emittenza televisiva privata locale per la quale proprio ieri si è aperto un tavolo all’assessorato regionale del Lavoro. Birocchi ha chiesto alla Commissione interventi d’urgenza per arginare il consistente aumento del numero dei precari e dei disoccupati, sottolineando come la legge regionale sull’editoria (la 22 del 1998) non sia più in grado di dare le risposte necessarie.
“Sino ad oggi l’amministrazione regionale – ha sottolineato il presidente del sindacato dei giornalisti – è intervenuta in maniera episodica e con risorse contenute, è arrivato il momento di rimettere mano alla legge e intervenire strutturalmente per colmare le lacune normative e finanziarie”. In particolare Birocchi ha rimarcato alcune urgenze per le quali ha chiesto un intervento alla Commissione: “E’ necessario stimolare attraverso finanziamenti mirati l’avvio e la crescita delle piccole iniziative imprenditoriali per consentire ai giornalisti precari o disoccupati di ricollocarsi e di creare nuove opportunità di impiego. La crisi del lavoro nel campo dell’editoria deve essere considerata alla stregua delle altre emergenze occupazionali, tanto più se si considera il peculiare ruolo che il giornalismo ricopre nella società, per evitare che venga compromesso il pluralismo dell’informazione in Sardegna”. Per il presidente dell’Assostampa nell’attuale normativa “mancano interventi sul costo del lavoro e gli aiuti si concentrano solo su iniziative già esistenti e riguardano esclusivamente le pubblicazioni periodiche mentre escludono quelle quotidiane”. In questa direzione Birocchi considera il Dl 222 collegato alla Manovra finanziaria 2011-2013, lo strumento più utile per impostare gli interventi d’urgenza necessari a dare respiro al settore.
Ampia disponibilità in questo senso è arrivata da tutti i commissari intervenuti, a partire dal presidente Maninchedda che, sottolineando le misure già presenti nel testo del Dl 222 in materia di politiche per il lavoro, ha invitato il sindacato dei giornalisti a studiare insieme con la Commissione il percorso più rapido e incisivo per contrastare la crisi. Nella stessa direzione gli interventi di Giulio Steri (Udc-Fli) che ha proposto misure di credito agevolato per le nuove iniziative imprenditoriali, e di Mario Bruno (Pd) e Adriano Salis (Idv) che hanno sottolineato l’importanza di delineare misure urgenti a contrasto del precariato selvaggio presente anche nel settore della stampa sarda. Red-com