I rettori di Cagliari, Giovanni Melis, e di Sassari, Attilio Mastino, sentiti quest'oggi nel corso dell'audizione dalla Commissione Bilancio, presieduta da Paolo Maninchedda (Psd'Az), sul DL 222 collegato alla Manovra finanziaria 2011-2013, hanno evidenziato l'urgenza, da parte delle Università sarde, di recuperare almeno 12,5 milioni di euro per evitare di finire nel gruppo degli atenei "non virtuosi".
Melis ha detto: "Siamo costretti ad un fortissimo programma di riorganizzazione e di ridimensionamento, da 11 a 5-6 facoltà, da 44 a 18-20 dipartimenti, da 115 a una novantina di corsi". Mastino ha poi aggiunto che senza i 6,2 milioni del Fondo regionale per le Università, Sassari avrebbe subìto il blocco delle assunzioni e il taglio del 10% dei finanziamenti ordinari: "Ma adesso, nonostante le buone prestazioni, le prospettive sono terrificanti. Senza l'aiuto dalla Regione, insieme all'aumento delle tasse e al risanamento del bilancio, non avremo la possibilità di restare autonomi. E' un momento di passaggio. Sono convinto che dal prossimo anno i condizionamenti cadranno e allora potremo agire per rilanciare le università sarde".
Sono stati segnalati i ritardi nel versamento dei finanziamenti perché alla fine dell'anno scorso avevano ricevuto il saldo del 2009 e ancora aspettano l'acconto del 2010. Parallelamente i rettori hanno sollecitato fondi pubblici per adeguare le infrastrutture edilizie e tecnologiche. Al riguardo, Maninchedda ha fatto presente la necessità di attendere il recupero dei residui da riprogrammare con l'assestamento di Bilancio.
Melis ha poi chiesto una maggiore attenzione nell'erogazione dei contributi agli studenti: "La Regione dà risorse senza limiti di reddito ai giovani che vanno a studiare altrove. Per noi è dannoso. Lo capisco solo se avviene per frequentare corsi che non sono attivi in Sardegna".
Per avere una maggiore disponibilità finanziaria, gli atenei isolani sperano in un intervento maggiore della Regione nella gestione delle aziende ospedaliero-universitarie. Il capogruppo Udc-Fli Giulio Steri ha affermato: "Basterebbe un po' di buona volontà per risolvere questo problema in via amministrativa", invece il capogruppo dei Comunisti – La Sinistra Sarda, Luciano Uras, ha ricordato che vanno spesi i due milioni di euro che la Regione ha stanziato per 4 anni con la Finanziaria 2009 per progetti universitari euro-mediterranei.
Alla domanda del capogruppo Pd, Mario Bruno, sul futuro dell'università decentrata, il rettore di Cagliari ha spiegato che al momento, in base alla legge Gelmini, non si possono attivare nuovi corsi di laurea: "Lavoriamo, però, per cercare altre forme di intervento, come i master o le scuole di perfezionamento". Mastino ha aggiunto: "Difenderemo con le unghie e con i denti le sedi gemmate dove l’attività è in corso".
Infine, è stato trattato il caso della facoltà di Architettura di Alghero che, ha ricordato il capogruppo del Misto Franco Cuccureddu "è una eccellenza in Italia". Mastino ha risposto che, in base ai vincoli sul numero dei docenti, si trasformerà in un dipartimento: "Potrà restare facoltà nel caso si crei un raccordo con un dipartimento straniero. Ma questo rimane un punto interrogativo". Red.