La Regione Sardegna ha istituito formalmente il tavolo di crisi del comparto dell'emittenza televisiva regionale per contenere, e in prospettiva superare, l'attuale condizione di difficoltà delle aziende del settore. All’organismo, promosso dalla Regione, compete l’individuazione e la definizione di un programma organico e condiviso di interventi che garantiscano sia il mantenimento dei livelli occupazionali che la salvaguardia del pluralismo dell’informazione. All’incontro, convocato nel pomeriggio dall’assessore del Lavoro Franco Manca, delegato dal presidente Ugo Cappellacci per dare piena attuazione alla delibera della Giunta del 22 febbraio scorso, hanno partecipato le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, l’associazione della stampa sarda, il Corerat Sardegna, la Federazione Radio Televisioni , l’associazione Aeranti Corallo e gli amministratori delle tv private regionali.
“Il presidente Cappellacci e la Giunta regionale – ha puntualizzato l’assessore Manca – sono impegnati nella ricerca di soluzioni idonee a fronteggiare una crisi sia congiunturale che strutturale, compatibilmente con le risorse e gli strumenti a disposizione. Guardiamo in particolare a un sistema di interventi non solo finanziari, con l’eventuale concessione di ammortizzatori sociali, anche in deroga, ma di tipo formativo, coordinati e interconnessi per consentire una maggiore efficacia nel contrastare le criticità e nell’offrire prospettive di risanamento alle aziende per continuare a tutelare l’occupazione”.
Nel corso della riunione sono emerse difficoltà riconducibili, soprattutto, all’introduzione nel sistema televisivo del digitale terrestre, percepito inizialmente come un’opportunità ma rivelatosi uno svantaggio in termini di calo di ascolti e fatturato, e al moltiplicarsi dell'offerta che, in una fase di incontrollata concorrenza, favorisce in modo indiscriminato la forte dispersione dei canali locali. Intanto, già lunedì prossimo, in concomitanza con la riunione del Comitato interassessoriale per le emergenze, convocato in Presidenza, saranno analizzati gli eventuali canali di investimento e i percorsi di finanziamento per attivare gli interventi a sostegno del settore. “Ulteriori passi importanti per rimettere in sesto il settore dell’emittenza televisiva – ha aggiunto Manca - riguardano la necessità di destinare risorse per l’aggiornamento tecnologico e per lo sviluppo di una programmazione maggiormente orientata a valorizzare le specificità culturali della Sardegna”.Red-com