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Corte dell’Aja apre inchiesta su Gheddafi e la sua famglia per crimini contro l’umanità

La Corte penale internazionale ha deciso di aprire un'inchiesta sui crimini contro l'umanità compiuti in Libia dal 15 febbraio scorso. Lo ha detto nel corso di una conferenza stampa a L'Aja il procuratore generale della Corte, Luis Moreno-Ocampo.

Luis Moreno-Ocampo, procuratore della Corte penale internazionale dell'Aia, ha detto che indaghera il leader libico Muammar Gheddafi e i suoi più stretti collaboratori, tra cui alcuni dei figli del colonnello, per presunti crimini contro l'umanita avvenuti durante il violento giro di vite contro i manifestanti antigovernativi.

Moreno-Ocampo ha detto che le forze di sicurezza di Gheddafi sono accusate di aver attaccato i manifestanti in diversi villaggi e citta della Libia a partire dal 15 febbraio e ha identificato Gheddafi e diversi comandanti e funzionari del regime come mandanti formali degli ordini. 

Il procuratore della Corte penale internazionale dell'Aia ha detto anche che "non ci sara impunita in Libia". Il suo ufficio ha agito con una rapidita senza precedenti per far partire un'indagine, in parte per ammonire i funzionari libici dal continuare il massacro dei civili. Moreno-Ocampo ha detto che la Corte intende utilizzare questa opportunita per "avvisarli: se le forze che comandano commettono crimini, potranno essere ritenuti responsabili di crimini".

E' ripresa la battaglia tra forze governative e ribelli a Brega, il centro petrolifero a Sud di Bengasi. 

"Aerei da guerra hanno sganciato una bomba nel settore situato tra la sede di una compagnia petrolifera e una zona residenziale", ha dichiarato Fattah al-Moghrabi, un responsabile dell'ospedale di Brega. "Per quanto sappiamo, non ci sono state vittime", ha aggiunto. Il raid è stato confermato anche da altri dipendenti del nosocomio.

Nel primo pomeriggio, gli insorti libici hanno detto di aver catturato circa 100 uomini fedeli a Gheddafi.