Il maltempo in Italia e specialmente nell'Italia centrale e meridionale non da tregua e come solito, fa vittime. Infatti, nelle Marche, a Casette d'Ete (Fermo) un adulto e un bambino, che viaggiavano in auto, sono stati travolti dall'acqua del fiume Ete. Al momento risultano dispersi.
La loro auto è stata portata via dall'acqua, che ha superato un metro e mezzo di altezza e sta per sfiorare i due metri. L'interno centro abitato del paese (circa 2.800 residenti dove ha sede l'azienda calzaturiera Tod's, di Diego della Valle) è invaso dalla piena: l'amministrazione comunale sta cercando di evacuare le famiglie che vivono negli edifici più a rischio. Sott'acqua anche diversi stabilimenti e capannoni. La pioggia cade ininterrottamente da martedì. Sono esondati l'Ete vivo, l'Ete morto, il Tronto, l'Aso e il Menocchia nel centro sud della regione, il Misa, l'Esino, il Nevola e il Musone più a nord. Nelle province di Ancona, Macerata, Ascoli e Fermo sono decine le persone che hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni, e sono state tratte in salvo dai pompieri con gommoni e mezzi anfibi. Ad Ascoli, una donna di 85 anni è stata ritrovata morta in un fosso a Venarotta (Ascoli Piceno). Martedì sera l'anziana era uscita di casa per andare a messa, ma non è più rientrata. È probabile che abbia perso l'orientamento a causa dell'oscurità, del vento e della pioggia, cadendo nel torrente, dove è stata ritrovata dai vigili del fuoco, dopo che i familiari avevano dato l'allarme.
In tilt la rete viaria, con numerose strade provinciali chiuse a causa di frane, smottamenti e allagamenti; da poco anche la viabilità di accesso al capoluogo regionale è a rischio di interruzione, per un fiume d'acqua e fango che ha invaso la statale 16 Adriatica, all'altezza della frana Barducci. Transitabile invece l'A14, anche se con molti rallentamenti. L'aeroporto Sanzio di Ancona-Falconara è stato chiuso per l'allagamento della pista. L'Enel segnala l'interruzione dell'erogazione di energia elettrica in varie località della regione. La situazione è monitorata dalla Sala operativa regionale di protezione civile, che per le prossime ore prevede un peggioramento delle condizioni meteo.
Nevicate a bassa quota stanno flagellando l'Emilia Romagna. La neve scende con particolare intensità sulla A14, tra Faenza e Cesena, dove si sono registrati accumuli al suolo fino a 40 cm. Oltre 350 mezzi spargisale e sgombraneve sarebbero al lavoro. Nevica sui seguenti tratti: A1 Milano-Napoli, tra l'allacciamento con la A14 e Barberino; A14 Bologna-Taranto, tra Bologna e Rimini; con maggiore intensità tra Faenza e Cesena; A13 Bologna-Taranto, tra Bologna e Bologna Interporto; Raccordo di Casalecchio; Diramazione per Ravenna. Per ridurre l'afflusso di mezzi pesanti in direzione del nodo bolognese sono stati attivati, in collaborazione con la Polizia Stradale, provvedimenti di regolazione traffico e fermo temporaneo dei mezzi pesanti sulla A1, all'altezza di Parma e di Modena, sulla A13 all'altezza di Occhiobello e sulla A14 all'altezza di Ancona. Per i mezzi pesanti in viaggio dal nord e dal sud in direzione del nodo bolognese si consiglia di percorrere l'Autostrada del Sole. Per i mezzi pesanti che partono dall'area milanese in direzione sud è inoltre possibile percorrere la A7, la A12, per poi riprendere la A1 all'altezza di Firenze dopo aver percorso la A11. Autostrade per l'Italia ricorda l'obbligo di catene a bordo o pneumatici invernali nei tratti autostradali interessati dalle precipitazioni nevose.
La Bora, che soffia da martedì sul golfo di Trieste, ha raggiunto nella notte i 147 chilometri orari. Si succedono gli interventi dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine per liberare le strade da alberi divelti, cassonetti e tegole e per soccorrere i quasi cento feriti che hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche. Secondo i metereologi si tratta di uno dei più forti fenomeni degli ultimi vent'anni. Le forti raffiche hanno causato anche l'interruzione dei collegamenti ferroviari. I treni sono rimasti fermi alla stazione di Trieste, sostituiti nella notte da bus-navetta, a causa della caduta di 250 metri di linea tra Bivio di Aurisina e Monfalcone. Per mercoledì è previsto vento ancora molto forte, attorno ai 120 chilometri orari, con lieve attenuazione nella serata. I metereologi, però, mantengono lo stato di allerta poiché, anche qui, la situazione potrebbe essere aggravata da neve e conseguente formazione di ghiaccio