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Disoccupazione giovanile mai così alta da 7 anni

A gennaio prosegue la crescita del tasso di disoccupazione giovanile, che raggiunge il 29,4% su base mensile. Lo rende noto l'Istat aggiungendo che si tratta del record da gennaio del 2004, quando sono iniziate le serie storiche mensili. A dicembre 2010 il tasso di disoccupati giovanili si era attestato a 28,9%.

Il 2011 inizia con un calo dell'occupazione. A gennaio, segnala l'Istat, gli occupati
sono arrivati a quota 22.831mila unita', -0,4% (-83mila unità) rispetto a dicembre scorso. A livello tendenziale la diminuzione è invece dello 0,5% (-110 mila unità). La diminuzione registrata nel mese è dovuta sia alla componente maschile sia a quella femminile. Il tasso di occupazione è dunque al 56,7%, -0,2% rispetto a dicembre e -0,4% rispetto a gennaio 2010. A livello congiunturale cresce dello 0,1% il numero dei disoccupati, pari a 2.145 mila, e addirittura del 2,8% a livello tendenziale.

Per il terzo mese consecutivo, rileva ancora l'istituto di statistica, il tasso
di disoccupazione si attesta all'8,6% (+0,2 punti per cento su base annua) e prosegue la crescita del tasso di disoccupazione giovanile, a quota 29,4%. In aumento pure gli inattivi tra i 15 e i 64 anni, +0,5% su mese, con un tasso pari al 37,8% dopo tre mesi in cui risultava stabile al 37,6 %.

Per quanto riguarda le differenze di genere, l'occupazione maschile è in calo
rispetto a dicembre dello 0,3% e dell'1,3% su base annua mentre quella femminile e' in diminuzione dello 0,5% su mese ma in aumento dello 0,7% su anno. Stesso andamento per il tasso di occupazione: quello maschile fa segnare rispettivamente un -0,2% e -0,9% e quello femminile un -0,2% e un +0,1%. Notizie contrastanti per gli uomini sul fronte disoccupazione, rispetto a dicembre in calo dello 0,9% ma in aumento del 5,2% rispetto allo stesso periodo del 2010. Il numero di donne disoccupate cresce invece sia a livello congiunturale (+1,3%) sia a livello tendenziale (+0,1%. Sul fronte della disoccupazione maschile, il tasso è invariato nel primo caso e in crescita dello 0,4% nel secondo, mentre la
disoccupazione femminile sale rispetto allo scorso mese (+0,2%), ma rimane stabile in termini tendenziali