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L’Europa vara sanzioni per Gheddafi.

Il Pentagono ha ridispiegato le sue forze attorno alla Libia per essere pronta ad ogni eventualità. Tra le altre unità avvicinate al teatro libico la portaelicotteri d'assalto Kearsage, con a bordo un contingente di oltre 1.800 Marines. la nave trasporta 5 caccia bombardieri a decollo verticale Harrier, 42 elicotteri CH-46 Sea Knight e 6 SH-60F Seahawk.

Mentre a Ginevra è in corso un summit internazionale a livello dei ministri degli Esteri Onu,  l'Unione europea vara un embargo sulle armi dirette alla Libia, oltre al congelamento dei beni e il blocco dei visti contro il leader libico Muammar Gheddafi e 25 funzionari del suo entourage. 

La Casa Bianca ha oggi affermato attraverso il suo portavoce che l'esilio di Gheddafi è una "possibilità".

L'aviazione bombarda depositi di munizioni a Bengasi Jet dell'aviazione libica hanno bombardato depositi di munizioni in due località a sud di Bengasi. Lo hanno riferito alcuni testimoni.

"Con le sue azioni Muammar Gheddafi ha perso la legittimità a governare e il popolo ha espresso chiaramente la volontà che se ne vada subito", ha detto nel primo pomeriggio il segretario di Stato, Hillary Clinton, intervenendo al Consiglio per i diritti umani in corso a Ginevra, ricordando le violenze e le violazioni dei diritti umani commesse in questi giorni dal governo libico, che ha usato "mercenari e criminali", nei confronti del proprio popolo. Clinton ha invocato misure supplementari Onu a carico della Libia per impedire il ripetersi delle violenze.

Nessuna opzione è esclusa finché il regime di GHeddafi in Libia continuerà ad uccidere il proprio popolo, ha detto a Ginevra il segretario di Stato americano, convinta che Gheddafi debba andarsene "adesso".

"L'Italia è pronta a sostenere corridoi umanitari, per aiutare la gente in difficoltà, con forniture di aiuti alimentari e sanitari", ha detto il ministro degli esteri Franco Frattini, in una conferenza stampa al termine della riunione con i colleghi del 'Quint' (Italia, Stati Uniti, Francia, Germania, Gran Bretagna) durante la quale si e' discusso di come "implementare e coordinare le sanzioni Onu e quelle europee nei confronti del regime libico". "Vogliamo aiutare e sostenere il popolo libico che ha tanto sofferto la violenza del regime", ha aggiunto Frattini, annunciando che l'Italia potrebbe inviare "aerei italiani con la Croce Rossa a Bengasi e Misurata"

In Libia, i rivoltosi sembrano iniziare a muoversi verso la zona occidentale del Paese per unirsi alle forze di opposizione presenti nei pressi di Tripoli e lanciare l'assalto alla capitale. Secondo Debka, sito vicino ai servizi segreti israeliani, consiglieri militari Usa e europei sarebbero già in Cirenaica per aiutare i ribelli.

Il principale ostacolo per la marcia su Tripoli appare Sirte, città natale del leader libico Muammar Gheddafi, controllata dai miliziani fedeli al regime che hanno creato posti di blocco all'ingresso del centro abitato. "E' diventata una roccaforte per Gheddafi più della capitale - ha detto un membro dell'opposizione di Bengasi".

Dall'Aia nel frattanto, il procuratore della Corte penale internazionale, Luis Moreno-Ocampo, ha annunciato l'apertura di un esame preliminare sulle violenze in Libia, che potrebbe condurre a un'eventuale inchiesta su Muammar Gheddafi per crimini contro l'umanità. L'ufficio del procuratore esamina al momento le accuse di attacchi su larga scala condotti contro la popolazione civile".

La Casa Bianca ha detto oggi che gli Stati Uniti sono in contatto con alcuni gruppi di ribelli in Libia. Il portavoce della Casa Bianca Jay Carney ha detto comunque che è "prematura" la possibilità del riconoscimento di un gruppo o di un altro da parte degli Stati Uniti.