Press "Enter" to skip to content

Terza commissione – In audizione Sfirs, Banco di Sardegna e Banca di credito Sardo.

La Commissione Bilancio, presieduta da Paolo Maninchedda (Psd'Az), ha sentito sul collegato alla finanziaria 2011-2013 i rappresentanti di Sfirs, Banco di Sardegna e Banca di Credito Sardo.

Il presidente della Sfirs, Antonio Tilocca, ha illustrato lo stato del progetto del gasdotto Algeria Sardegna Italia (Galsi): "La situazione internazionale gioca a nostro favore e si sta andando avanti. La decisione finale di investimento sarà presa tra settembre e novembre. Questo significa che la Regione dovrà impegnare la sua quota, pari a circa 150-160 milioni di euro".

In merito all'attività della società finanziaria della Regione, "per la prima volta - ha detto Tilocca - abbiamo messo in atto una vera infrastruttura del credito, con fondi di dotazione che ci permettono di dare credito e non contributi". Entro la fine di marzo, inoltre, la Sfirs prevede che saranno eseguite tutte le istruttorie relative al microcredito. Tilocca ha evidenziato, però, la necessità di "semplificare i nostri uffici regionali", perché "abbiamo bisogno di certezza nei tempi, altrimenti diventa inutile impegnare delle risorse". Rispondendo alle domande dei commissari, il presidente della Finanziaria regionale ha riconosciuto l'importanza di "puntare sull'agroalimentare e sulle campagne".

Nel settore dei trasporti, la Sfirs si è detta disponibile ad una partecipazione azionaria in Meridiana, "ma solo se c'è un privato che sa gestire perché la nostra funzione è il calmieramento per evitare l'estremizzazione delle posizioni del privato".

Per quanto riguarda il coinvolgimento della Regione in Tirrenia, la Sfirs attende il trasferimento dei fondi indicati in Finanziaria. Infine, commentando una richiesta dei Consorzi Fidi (Confidi) di iscrivere a patrimonio di vigilanza il contributo della Regione, Tilocca ha prima precisato che "la patrimonializzazione dei Confidi richiede un'enorme attenzione" per poi chiarire che avrebbe "un senso se i Confidi lavorano per le imprese, collaborando ai programmi sul Fondo di garanzia, e non per sé stessi".

Per il direttore del Servizio studi, pianificazione e risk management del Banco di Sardegna, Domenico Tanzanu, "sveltire la spesa pubblica è un'esigenza che sentiamo molto, perché le difficoltà di liquidità dei nostri clienti sono spesso riconducibili a mancati, o ritardati, pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione".

Tanzanu ha poi precisato che, mentre per i privati si registra un "ridimensionamento, in termini di propensione al rischio", per le imprese si riscontra "ancora un momento di difficoltà in un momento i cui gli operatori non hanno una visione d'investimento e sono in attesa di capire come lo scenario possa evolvere".

Sul collegato alla Finanziaria, Tanzanu ha dichiarato di guardare "con un attimo di apprensione" le disposizioni dell'art. 14 (Contributo agli enti locali a copertura di sofferenze finanziarie): "Su oltre 1.000 enti che hanno rapporti di tesoreria con noi, circa il 7% ha problemi di questo tipo". Per quanto riguarda le disposizioni in materia di edilizia residenziale (art.17) "le risorse d'impiego sono sovrabbondanti. I finanziamenti ci sono e si possono trovare se la progettualità è ben fatta e dà un ritorno anche in termini di housing sociale".

Anche per il dirigente della Banca di Credito Sardo, Vito Argentero, il sistema imprenditoriale "continua a vivere condizioni di difficoltà".

"Si sta ragionando - ha spiegato - per creare meccanismi di sistema cooperativo e di filiera per il comparto dell'agro industria e del turismo che permettano di fronteggiare il mercato, e per avviare "azioni di crescita della cultura finanziaria nelle imprese".

Argentero ha giudicato positiva la collaborazione con Sfirs sui fondi di controgaranzia che "danno un contributo positivo all'accesso al credito e al mantenimento dello stesso per le imprese". Sul disegno di legge all'esame della Commissione, ha sottolineato come "elemento positivo" le disposizioni all'art.15 (Fondo di sviluppo urbano e territoriale) che "può rappresentare un ottimo strumento per facilitare il partenariato tra pubblico e privato", e ha definito "interessante" l'art.3 (Successione nelle concessioni demaniali marittime con finalità turistico - ricreative e della nautica da diporto). Red.