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Commissione d’inchiesta sulla mancata applicazione delle leggi regionali: sentito in audizione l’assessore alla Pubblica Istruzione Milia.

La Commissione d’inchiesta sulla mancata applicazione delle leggi regionali, presieduta da Luciano Uras (Comunisti – La Sinistra Sarda), ha sentito in audizione l'assessore regionale alla Pubblica Istruzione Sergio Milia.

Sono finite sotto esame soprattutto alcune norme per il cinema e lo spettacolo. In particolare, per la legge 15/2006 (Sviluppo del cinema in Sardegna), l’esponente della Giunta ha ammesso che l’attuazione si è scontrata con difficoltà oggettive per la scrittura di alcuni articoli o perché non si e’ creduto in fondo alla opportunità di creare un indotto economico per l’isola: “Con la Film Commission abbiamo perso cinque anni, mentre regioni più avvedute come Puglia, Basilicata e Sicilia hanno intercettato 70 milioni di euro. Non si è riusciti ad attirare risorse e a invogliare le case di produzione a girare in Sardegna”. Milia ha evidenziato le difficoltà operative di uno “sportello” che deve agire con maggiore snellezza (ci sono richieste inevase dal 2008) attraverso una fondazione controllata dalla Regione o, ha suggerito, costituendo una società in house (modificando la legge). Sarà anche necessario verificare come accedere ad altri fondi, aggiuntivi alla “cifra ragguardevole di 4 milioni” previsti dalla Giunta. Già con il disegno di legge collegato alla Finanziaria si tenterà “di tagliare qualche ramo secco e di far funzionare ciò che si è inceppato”.

Un’altra legge “in difficoltà” è la 18/2006, Disciplina delle attività di spettacolo: “Vogliamo riscrivere meglio i criteri di iscrizione al Registro regionale - ha detto Milia – Secondo me non viene garantita la professionalità di chi si voleva tutelare. Troppi dopolavoristi e troppi improvvisati hanno avuto accesso alle risorse per una normativa non troppo chiara”. Per contenere alcuni recenti tagli in Bilancio, ha aggiunto di aver chiesto all’Assessore alla Programmazione Giorgio La Spisa di “implementare il fondo globale” portando la disponibilità a 8 milioni, metà per il teatro e metà suddivisa tra danza e altra forme di spettacolo.

Per quanto riguarda lo sport, l’assessore ha evidenziato la necessità di monitorare gli enti di promozione che ricevono più fondi regionali delle federazioni, perché hanno un numero maggiore di tesserati favorito dall’apertura di circoli ricreativi.

Rispondendo a molte domande dei commissari, Milia ha ammesso la necessità di stabilire delle priorità in un momento nel quale le risorse non abbondano e si è augurato una erogazione più veloce dei contributi destinati alle associazioni culturali.

Affrontando i problemi della scuola e delle Università, nel dibattito è emersa la richiesta di verificare i criteri di concessione degli assegni di merito e del fitto casa concesso agli studenti per frequentare facoltà fuori dalla Sardegna (si rischia di depotenziare gli atenei isolani spingendo i giovani ad andare via) e di controllare il sistema della riduzione delle tasse d’iscrizione in base al reddito (per non favorire eventuali furbizie). La Commissione, infine, ha sollecitato l’assessore a fornire la documentazione sulla diffusione e partecipazione territoriale per il programma “Sardegna speaks English”. Red