Press "Enter" to skip to content

Approvato in Quarta commissione il Pl su “Provvidenze per lo sviluppo de turismo golfistico”

Allungare la stagione turistica a 10-12 mesi l’anno, aumentare il Pil del settore turistico di 5 punti in due anni, creare occupazione per migliaia di giovani sardi, valorizzare le zone interne, garantire entrate fisse per la Regione per alcune decine di milioni di euro tra quote iva e quote Irpef, ma soprattutto dare un nuovo impulso all’economia della Sardegna. Sono gli obiettivi fondamentali della proposta di legge sulle “Provvidenze per lo sviluppo del turismo golfistico”, presentata dai consiglieri regionali dei Riformatori e approvata da tutti i commissari di maggioranza della Quarta Commissione, presieduta da Matteo Sanna.

Il testo individua la possibilità di costruire 20 campi da golf da affiancare a quelli esistenti. Ormai la parola d’ordine è destagionalizzare e creare circuiti golfistici che attraggano turisti dei paesi del nord Europa è uno dei primi passi.

Le aree individuate sono cinque: “i comuni compresi in un raggio di 100 chilometri di percorrenza stradale dall’aeroporto di Cagliari-Elmas, nelle province di Cagliari, Carbonia-Iglesias e Medio-Campidano, suddivisi in due gruppi del sud est e del sud ovest, i comuni compresi in un raggio di 100 chilometri di percorrenza stradale dall’aeroporto di Olbia Costa Smeralda, nelle province di Olbia-Tempio e Nuoro, i comuni compresi in un raggio di 100 chilometri di percorrenza stradale dall’aeroporto di Alghero Fertilia, nelle province di Sassari e Oristano, i comuni compresi in un raggio di 50 chilometri di percorrenza stradale dall’aeroporto Tortolì Arbatax.

“Una volta approvata – ha spiegato Sanna nel corso di una conferenza stampa – questa legge darà i suoi frutti entro due anni. Secondo le nostre stime, con questo intervento, il Pil del settore turistico arriverà a circa il 12 per cento raggiungendo uno degli obiettivi fissati da questa maggioranza di centrodestra in campagna elettorale”. Poi ha aggiunto: “Non va visto come uno sport per ricchi, perché è accessibile a tutte le classi sociali. Noi non finanzieremo i campi ma daremo la possibilità di costruire strutture ricettive e abitative a chi investe sull’impianto. Ovviamente rispettando indici molto bassi. Non consentiremo speculazioni edilizie, ma ci siamo resi conto che i campi da golf del resto d’Europa non riescono a sostenersi con i proventi della sola attività sportiva, quindi senza la possibilità di abbinare un campo a un albergo o ville nessun imprenditore investirebbe 5-6 milioni soltanto per realizzare una struttura da 18 buche”.

Soddisfatto per l’approvazione da parte di tutti i consiglieri di maggioranza della commissione è stata espressa da Franco Meloni (Riformatori), primo firmatario della proposta di legge. “Spero che ci sia la stessa condivisione anche quando arriverà in Aula perché è una legge che può rilanciare il settore turistico della Sardegna. Per questo motivo mi farebbe piacere che fosse firmata da tutti i partiti della maggioranza e fosse una legge di tutti”. L’on. Meloni ha illustrato i vantaggi che porterà la legge. “Dal 2005 al 2015 le presenze dei turisti legati ai circuiti golfisti dovrebbero passare da 15 milioni a 25 milioni. Con questo intervento, contiamo di catturarne almeno 5-600mila che con gli accompagnatori salirebbero a 700mila presenze l’anno per la Sardegna, con un incremento del Pil del 5 per cento. Per noi non ci sarà alcuna spesa se non quelle di promozione con campagne pubblicitarie, mentre soltanto di quote iva avremo un rientro sicuro di 15 milioni annui”. Per Antonello Peru (Pdl) “è una legge molto attesa che aiuterà il settore turistico ad allungare la stagione a 10-12 mesi l’anno”. Poi i numeri. “I giocatori di golf nel mondo sono 64 milioni, nel nord Europa circa 10 milioni. Questi ultimi d’inverno si riversano nei campi della Spagna e del Portogallo e noi diventeremo un’alternativa molto più attraente grazie a tutte le bellezze che offre la nostra Isola. Tra l’altro il golfista viene almeno due volte l’anno e si trattiene in media 8 giorni, con una spesa media a persona per viaggio di 1300 euro”.

Importante anche la ricaduta occupazionale come ha sottolineato Gian Franco Bardanzellu (Pdl): “Favorirà l’occupazione di personale specializzato, almeno 50 manutentori per campo, oltre a tutto l’indotto legato alle attività ricettive. Sarebbe opportuno che l’assessorato regionale del Lavoro organizzasse corsi professionali per formare queste figure specializzate che oggi non ci sono in Sardegna. Questa legge favorirà anche una forte sinergia tra zone costiere e zone interne”. Ottimista sui buoni risultati che darà la legge anche Eugenio Murgioni (Pdl): “Con il testo approvato si dà certezza economica alla Sardegna. E visto che il turismo è il comparto economico più importante della Sardegna bisogna lavorare per allungare la stagione. Questo porterà di riflesso un vantaggio anche per un altro comparto, quello agroalimentare, che venderà sul territorio i suoi prodotti per 10-12 mesi l’anno”. Per quanto l’opportunità di creare nuovi posti di lavoro Murgioni ha aggiunto: “Sarà data nuova linfa a tutto il territorio regionale. I nostri giovani devono entrare in questo nuovo settore da protagonisti perché se lo meritano e non soltanto per ricoprire le mansioni di livello inferiore”. Red