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Calcio – Serie A, 26ma giornata

Inter (50) – Cagliari (35)  1 – 0 - Alla fine della gara negli occhi degli spettatori e dei protagonisti neroazzurri si legge un “ meno male che  è finita “e questo la dice lunga su chi avrebbe meritato come minimo di non perdere e cioè il Cagliari. I ragazzi di Donadoni hanno giocato meglio e soprattutto sono rimasti col pallino del gioco in mano per la maggior parte dei 90 minuti. Una sconfitta che brucia per i rossoblù ,  vuoi perché non  è arrivato il gol meritato, alcune conclusioni dei sardi sono uscite di un niente dallo specchio della porta, altre sono state sventate da Julio Cesar. Ma la rabbia dei sardi diventa sconcerto quando un tiro di Kharja viene messo in rete da Ranocchia in chiara posizione di fuorigioco. E’ il gol decisivo della partita.

Il  primo tempo vede le due formazioni giocare a viso aperto con i due portieri impegnati da pericolose conclusioni da fuori area. Nell’Inter si mettono in evidenza il solito Eto’o e Pandev che calano alla distanza come tutta l’Inter del resto, mostrando una scarsa condizione atletica che potrebbe essere pagata a caro prezzo contro il Bayern Monaco mercoledì in coppa. Il Cagliari anche senza il suo gioiellino a centrocampo, Naingolan – entrerà solo nel secondo tempo- gioca delle buone manovre e arriva spesso alla conclusione dando la solita dimostrazione di gruppo compatto. Certo se i piedi di alcuni protagonisti rossoblù fossero più gentili con la palla probabilmente il Cagliari  lotterebbe con altre ambizioni in campionato. Cossu è davvero un giocoliere a cui per prendere la palla devi commettere fallo, Conti da solidità e idee al centrocampo, Lazzari sembra ispirato e da l’Idea che col suo sinistro potrebbe fare qualsiasi cosa anche se poi paga mettendo troppa  fretta che rovina di fatto  alcune sue giocate, Nené davanti con Acquafresca ce la mettono tutta  ad impensierire la retroguardia neroazzurra che spesso va in affanno.

Per il resto bene la difesa, insomma un buon Cagliari che perde immeritatamente, soprattutto in virtù di una ripresa in cui la squadra sarda diventa addirittura arrembante , mettendo sotto assedio il fortino interista. Donadoni le prova tutte, buttando nella mischia anche Ragatzu e Naingolan ma niente da fare, troppe occasioni sprecate tanto da far dichiarare al tecnico rossoblù a fine partita che con un pizzico di cattiveria in più la gara sarebbe stata raddrizzata. L’Inter al 90’ sorride e tira un bel sospiro di sollievo ed in attesa della partita del Milan si porta a -2 dai cugini rossoneri. R.R.