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Times esprime un giudicio sarcastico su Berlusconi.

Che il Times non ami particolarmente l'Italia, non è una notizia. Lo è invece, l'asprezza con la quale oggi il quotidiano britannico definisce il nostro paese un "sultanato", il "bambino viziato d'Europa".

Mentre le rive meridionali del Mediterraneo sono attraversate da venti di rivolta e "il popolo sta scuotendo troni e palazzi", quelle settentrionali, scrive il Times, continuano a ospitare "il sultano di Silvio - un sistema di potere fondato sulla fedeltà di cortigiani e sulla confusione dei confini tra affari e politica - sopravvive intatto".

Questa sopravvivenza, nota il quotidiano, può avere una spiegazione antropologica. "Berlusconi, come molti dei suoi compatrioti maschi, continua a essere il figlio capriccioso di una mamma italiana che perdona tutto". Ma "gli amici e gli alleati esteri dell'Italia devono accettare una simile situazione". Qui non si tratta di liquidare "come un clown" il primo ministro italiano o di farsi ingannare dalla sua retorica. Il problema vero è "la sua affidabilità all'interno dell'Unione europea".

Bruxelles, continua il quotidiano, ha guidato il "boicottaggio diplomatico del populista austriaco Haider", isolandolo politicamente, e, recentemente, ha fatto sentire la sua voce sulla legge ungherese sui media. "Perché dovremmo invece continuare a trattare come un eguale tra gli eguali un leader che cerca di restare al potere solo per farsi scudo dall'azione della magistratura"?

"Il problema è che noi, amici dell'Italia, abbiamo di fatto accettato l'idea che l'Italia sia il ragazzaccio d'Europa.. Impersonato oggi da Berlusconi. Siamo affascinati dalla bellezza del paese, dallo splendore del suo passato culturale, e al tempo stesso ci rifiutiamo di prenderlo sul serio". Ma l'Europa dovrebbe fare qualcosa anche perché, conclude (in italiano) il Times, "la commedia è finita".