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Agro-alimentare, cultura e promozione turistica uniiti per il rilancio dell’economia della Sardegna.

A Milano agro-alimentare, cultura e promozione turistica per la prima volta uniti per rilanciare i comparti strategici dell’economia della Sardegna. Ieri il capoluogo lombardo ha ospitato la nuova tappa di Taste of Sardinia, che dopo San Francisco e New York è tornato in Italia per promuovere e valorizzare il meglio delle produzioni a marchio di origine dell’Isola. I formaggi, i salumi ma anche la pasta, i dolci e i liquori sono stati protagonisti della serata curata dall’Assessorato dell’Agricoltura e tenutasi in un hotel cinque stelle del gruppo Starwood della città. L’iniziativa ha fatto incontrare e permesso accordi commerciali tra numerosi produttori, operatori, ristoratori, rappresentanti delle istituzioni locali e di stringere nuove alleanze commerciali con le grandi catene alberghiere, la grande distribuzione organizzata e con i buyer del made in Sardinia.

Taste Of Sardinia è stata organizzata nella settimana della Borsa internazionale del turismo di Milano (piazza dinamica, a forte vocazione imprenditoriale e dove tra l’altro i nostri prodotti sono molto richiesti). “Una scelta non casuale – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura Andrea Prato – perché il nostro agro-alimentare e le nostre bellezze ambientali, paesaggistiche e culturali sono legati in modo indissolubile. Con eventi come questo intendiamo supportare il turismo e i nostri operatori, soprattutto durante la vetrina della Bit. Le nostre produzioni di qualità, i prodotti tradizionali possono dare quel valore aggiunto in grado di far vivere la Sardegna tutto l’anno, e un turismo selezionato a sua volta può essere l’occasione per aprire nuove opportunità al nostro agro-alimentare. Senza contare che eventi del genere permettono di stringere intese che consentono l’ingresso delle nostre produzioni nelle strutture alberghiere”. Già ieri sono stati chiusi alcuni accordi e proprio l’hotel che ha ospitato la manifestazione inizierà a includere nei suoi menu vini della Sardegna, a partire dal vermentino.

Alla serata hanno partecipato anche gli assessori regionali della Cultura, Sergio Milia, e del Turismo, Luigi Crisponi, proprio per rafforzare l’unitarietà di intenti tra tradizioni, promozione turistica e agro-alimentare. “I prodotti eno-gastronomici – ha sottolineato Crisponi – raccontano la storia millenaria di questa terra, raccontano l’ambiente incontaminato e la qualità dei suoi cibi. Tutto questo è un altro grande fattore di attrattività della destinazione Sardegna sul quale la Giunta Cappellacci sta investendo molto”. La ricchezza del paniere agro-alimentare della Sardegna, con il recente riconoscimento del Carciofo spinoso di Sardegna, può oggi contare su ben 7 produzioni (Dop e Igp), e, per quanto riguarda i vini, su 1 Docg (il Vermentino di Gallura), 15 Igt e 19 Doc. Ma non solo: c’è una infinità di produzioni tradizionali, che godono della tutela del ministero delle Politiche agricole, e che racchiudono saperi e sapori millenari di una terra antica.

L’elenco e le schede complete dei prodotti agro-alimentari di qualità si trovano sul portale istituzionale Sardegna Agricoltura (www.sardegnaagricoltura.it). Red