“Il vaccino anti-pneumococcico, dal 7valente al 13valente. Infezione pneumococcica e pandemia influenzale”, è il titolo del convegno in programma sabato 19 febbraio alle ore 9,30 all’hotel Grazia Deledda di Sassari e che vedrà impegnati pediatri di libera scelta, ospedalieri e consultoriali, medici, assistenti sanitari ed infermieri professionali dei servizi di Sanità pubblica.
L’incontro, organizzato dal Servizio di Igiene pubblica del dipartimento di prevenzione dell’Asl di Sassari, rappresenta un momento importante per la messa a punto di strategie vaccinali vincenti.
Al convegno interverranno igienisti e infettivologi dell’Azienda sanitaria locale e dell’Azienda ospedaliero universitaria sassarese.
Nella sessione mattutina il ghiaccio sarà rotto da Paolo Castiglia, dell’Istituto di igiene dell’Aou di Sassari, che introdurrà l’argomento relativo alle infezioni pneumococciche come complicanza delle infezioni da virus influenzali. Spetterà quindi a Lino Argiolas, pediatra di libera scelta di Porto Torres, parlare della patologia pneumococcica in età pediatrica, mentre Maria Stella Mura, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’Aou di Sassari, parlerà della patologia pneumococcica nell’adulto. Fiorenzo Delogu, responsabile del Servizio di Igiene pubblica dell’Asl di Sassari, illustrerà il progetto regionale per la vaccinazione anti-pneumococcica. Quindi Giovanni Sotgiu, dell’Istituto di igiene parlerà del nuovo vaccino 13valente.
La sessione pomeridiana inizierà con una tavola rotonda che riunirà i relatori e che consentirà di approfondire l’argomento sul “virus influenzale H1N1, pandemia influenzale e infezione pneumococcica. Il ruolo dell’influenza nella patologia pneumococcica”.
«E’ ormai noto che tra l’andamento delle sindromi influenzali e quello delle polmoniti esiste una correlazione – spiega Fiorenzo Delogu, responsabile del servizio di Igiene pubblica oltre che responsabile dell’evento – essendo queste ultime la più frequente complicanza dell’influenza; nella maggior parte dei casi la polmonite è causata da Streptococcus pneumoniae».
Lo Streptococcus pneumoniae è responsabile di numerose malattie ad elevata morbilità e mortalità, quali meningiti, sepsi, polmoniti ed altre infezioni come le otiti medie. L’infezione colpisce in particolare bambini di età inferiore ai 5 anni e gli adulti oltre i 65 anni, oltre a soggetti definiti “ad alto rischio”, asplenici (soggetto a cui è stata asportata la milza), affetti da anemia mediterranea o falciforme, immunodeficienti.
Il manifestarsi di fenomeni di resistenza agli antibiotici, suscita inoltre ulteriori preoccupazioni.
Nell’Europa Occidentale si calcola che la polmonite da pneumococco determini ogni anno 70 – 80.000 decessi, tra i 175.000 e i 290.000 ricoveri ospedalieri e numerosissimi casi di forme invasive.
Alcuni studi internazionali e nazionali hanno dimostrato l’efficacia nell’infanzia dell’uso estensivo del vaccino anti-pneumococcico coniugato nel determinare una riduzione delle malattie pneumococciche nella popolazione generale.
«Alla luce della disponibilità di vaccini di dimostrata efficacia – riprende Fiorenzo Delogu – per lo Streptococcus pneumoniae è possibile e necessario individuare strategie che permettano un controllo di tale infezione, tenuto conto dell’importante evoluzione rappresentata dall’introduzione del vaccino 13 valente in sostituzione del 7valente».
Tale problematica di sanità pubblica è stata affrontata nella stesura del Piano Regionale di Prevenzione 2010 - 2012 della Sardegna, che per la macro area 2, Prevenzione universale, propone il progetto “Aumentare le coperture vaccinali per pneumococco in Sardegna con il nuovo vaccino coniugato 13 valente, effettuare un catch-up per i non vaccinati, effettuare il recupero sierotipico nei soggetti già vaccinati con il 7 valente, implementare la sorveglianza di laboratorio sul protocollo di sorveglianza delle malattie batteriche invasive”.