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Altri casi Ruby nel castello romano affittato dal premier

Dopo la villa, la residenza e il residence ora spunta anche un castello. E questa volta non a Milano o dintorni: qui il premier Silvio Berlusconi avrebbe organizzato i suoi festini, almeno stando a Messaggero e Corriere della Sera che ipotizzano oggi un allargamento anche alla Procura di Roma delle indagini sul caso Ruby.

Al centro della vicenda il castello di Tor Crescenza affittato l'estate scorsa dalla deputata Pdl, Maria Rosaria Rossi, e dove si sarebbero alternate tutte le ragazze dell'Olgettina oltre a Nicole Minetti e Lisney Barizonte, preferita dell'harem all'epoca. Di Ruby, stando al Messaggero, non c'è traccia, ma la trasmissione delle carte da parte di Edmondo Bruti Liberati al collega romano Giovanni Ferrara è "l'avvio della seconda indagine sui festini del Presidente". Oltre al castello, ci sarebbe anche una seconda residenza che fungeva da appoggio alle ragazze, situata in Campo de' Fiori con vista sul monumento a Giordano Bruno.

Fiorenza Sarzanini sul Corriere non tralascia la residenza storica del presidente del Consiglio nella capitale, palazzo Grazioli. Il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati in realtà già ieri sera smentito ogni contatto con il collega romano Giovanni Ferrara. 

Ma ad 'aprire' il dossier romano sarebbero state le stesse telefonate intercettate dalla procura di Milano, nelle quali a più riprese la parlamentare del Pdl Maria Rosaria Rossi si sarebbe vantata di aver organizzato cene nel castello affittato dal presidente del Consiglio: "Due, tre volte a settimana leggendo le trascrizioni delle telefonate -

scrive Sarzanini sul Corriere - si capisce come le ragazze che frequentano Arcore siano quasi invidiose per quanto avviene nella capitale (...)".