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Carceri: Sdr, urgente nomina provveditore regionale

“La nomina del Provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria è diventata improcrastinabile. Da sei mesi infatti gli Uffici di via Tuveri, sede del DAP della Sardegna, registrano l’assenza di un titolare esclusivo per l’isola. Il Ministro ha infatti assegnato ‘temporaneamente’ l’incarico al Provveditore del Triveneto Felice Bocchino, ma è evidente che una realtà complessa come quella dell’isola con 12 Istituti Penitenziari e uno per Minori necessita di un responsabile a pieno regime. E’ tempo quindi di definire gli incarichi altrimenti il disagio nelle carceri sarde è destinato a moltiplicarsi”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” con riferimento al diffuso malcontento tra gli operatori per l’assenza di risposte ai pressanti problemi nella gestione delle carceri.

“E’ assurdo pensare di assegnare un incarico ‘temporaneo’ a scavalco per un ruolo – sottolinea Caligaris – di particolare rilievo nella gestione di un settore delicato che peraltro sta attraversando un periodo eccezionalmente difficile e complesso. Si tratta di una grave debolezza che si aggiunge ai doppi e tripli incarichi assegnati, a varie riprese, anche ai Direttori degli Istituti Penitenziari”.

“I problemi dei detenuti, reclusi in Istituti per la maggior parte ottocenteschi, sono accentuati dall’inadeguato numero di Agenti di Polizia Penitenziaria, come nel caso di Buoncammino dove – ricorda la presidente di SdR – mancano all’appello oltre 60 unità. Senza dimenticare che non è ancora avvenuto il passaggio della sanità penitenziaria dallo Stato alla Regione in quanto il Consiglio dei Ministri non ha ancora preso in esame la norma statutaria elaborata dalla Commissione Paritetica approvata dal Consiglio regionale della Sardegna”.

 “Questo blocco totale a livello ministeriale – conclude Caligaris – sta esasperando gli animi e gettando nello sconforto l’intero sistema penitenziario isolano”.Com