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Sardegna: dinamica congiunturale IV trimestre 2010: in peggioramento, in controtendenza rispetto al Mezzogiorno.

Gli imprenditori sardi continuano a non vedere lo sbocco di questa crisi” questo il commento a caldo ai dati dell’Osservatorio Banche Imprese e dell’Associazione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno relativi al IV trimestre 2010 da parte del Presidente di Confindustria Sardegna, Massimo Putzu.

“L’anno si chiude confermando la fase ancora negativa per la nostra economia, con una dinamica congiunturale in sostanziale controtendenza rispetto a quanto accade a livello di Mezzogiorno dove si registrano segnali di ripresa”.

“Le imprese stanno affrontando il 2011 in una situazione molto diversa da quella di inizio crisi dopo un decennio di domanda in crescita e con notevole liquidità disponibile sul mercato del credito”.Oggi le imprese sono esauste, prosciugate e sfiancate da due anni terribili, con ordinativi che non accennano a mostrare segni di ripresa, impianti largamente sottoutilizzati, organici ridimensionati, difficoltà sul fronte finanziario”.

“In assenza di una decisa ripresa della domanda che traini gli ordinativi, pur fiduciosi che qualcosa stia cambiando, sarà difficile che le imprese sarde possano ripartire, ed in ogni caso saremo ben lontani dai livelli pre crisi” ha proseguito Putzu.

“I leggeri segni positivi che vengono attribuiti alle stime sulla crescita del PIL e sulla fiducia ci dicono soltanto che forse la fase più brutta è passata, ma certo non possiamo gioire per un +0,7%, mentre ci sono interi territori dell’Europa e del Mondo che marciano ormai con cifre del +3-4% se non addirittura 7% e con tassi di disoccupazione che sono la metà dei nostri. La realtà è che l’uscita dalla crisi per la Sardegna sarà lunga e aspra. Non resta che stringere i denti e rimboccarsi le maniche”. Com

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