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L’UE dice sì al marchio DOP per il carciofo spinoso di Sardegna.

 Il Carciofo spinoso di Sardegna può fregiarsi del marchio Dop: questo è quanto reso noto venerdì in Gazzetta ufficiale dall'Unione europea. Fino all'iscrizione nel Registro delle denominazioni d'origine protette, il carciofo, tra i prodotti più pregiati e apprezzati dell'agro-alimentare isolano, poteva godere della protezione transitoria che consentiva di commercializzare il prodotto come Dop, ma solo sul territorio nazionale.

L'assessore regionale dell’Agricoltura Andrea Prato, ha così commentato la nuova: "Con l'ultimo passaggio della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea il marchio Dop per il carciofo spinoso vale su tutti i Paesi Ue e ora possiamo dire di aver concluso una procedura che per troppi anni era rimasta bloccata. Grazie però al lavoro di squadra, del ministero delle Politiche agricole, del Consorzio di tutela, dell'assessorato e delle Agenzie Laore e Agris, siamo riusciti a ottenere il marchio per una delle produzioni più caratteristiche del nostro agro-alimentare. Si tratta di un primo ma fondamentale passaggio per valorizzarne la produzione, proteggere la sua specificità da abusi e imitazioni, dare valore aggiunto sia all’agricoltore che al consumatore finale".

A tenere compagnia al carciofo spinoso, altre sei produzioni a marchio di origine (Dop e Igp) nell'Isola: Agnello di Sardegna Igp, Pecorino Sardo Dop, Fiore Sardo Dop, Pecorino Romano Dop, Zafferano di Sardegna Dop e Olio extravergine di Sardegna Dop.

In Sardegna ben 11mila ettari sono stati riservati alla coltivazione del carciofo e circa 1.000, con una trentina di aziende dedicate, sono quelle riservate al carciofo Dop con Sassari, Cagliari e Medio Campidano, nell'ordine, le prime tre province. sembrerebbe inoltre che lo Spinoso sardo è la varietà preferita dagli italiani per il consumo a crudo, sia per il suo gusto che per le proprietà nutrizionali e depurative. Red.