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Finanziaria. La Spisa: “Nonostante la crisi la Regione ha mantenuto gli stessi livelli per il Fondo Unico e incrementato le risorse per gli investimenti”

"Il lamento di alcuni presidenti di provincia (casualmente di un'unica parte politica) nasconde la verità e non aiuta certo ad affrontare la crisi tremenda del nostro sistema. Oggi, come ribadito più volte, tutti siamo chiamati a dei sacrifici. Tutti siamo chiamati a dimostrare che si può fare buona politica e buona amministrazione anche con meno risorse”. E’ quanto afferma il vice presidente della Regione e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, in merito alle dichiarazioni dei presidenti delle province di Cagliari, Sassari e Nuoro sulla Finanziaria. 

“Per quanto riguarda la finanza regionale - riprende La Spisa - non ci stancheremo di sottolineare che la crisi economica ha ridotto il prodotto interno lordo, dunque il gettito pubblico e quindi le quote spettanti alla nostra Isola. Nel frattempo continuano ad aumentare i costi relativi agli interventi a sostegno delle categorie svantaggiate, che più di tutte soffrono per la crisi. Nonostante questa grave e preoccupante tendenza, la Regione ha fatto scelte molto coraggiose, continuando a sostenere le giovani generazioni attraverso importanti trasferimenti alle università sarde (20 milioni aggiuntivi) e alla scuola (20 milioni per la riforma), oltre alle risorse accantonate per le politiche del lavoro (60 milioni per il 2011). Agli enti locali, oltre al mantenimento degli stessi livelli del Fondo Unico (580 milioni), sono stati dedicati altri 30 milioni per investimenti. A tutto ciò, si devono aggiungere le somme dedicate alle infrastrutture per lo sviluppo locale, che verranno programmate e trasferite ai comuni e alle province entro la prima metà' dell'anno.

 “La crisi – conclude l’assessore - impone la necessità di concentrare il danaro pubblico su obiettivi strategici e risparmiare risorse eliminando gli sprechi. Tutti siamo chiamati a questo impegno responsabile: anche le province, che devono dimostrare l'importanza del proprio ruolo non abbandonandosi a un facile e strumentale lamento, ma contribuendo a migliorare l'efficienza dell'amministrazione e delle scelte strategiche".Red