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Consigliere regionale Peru: “Bene Regione su no a nuovo sistema di tassazione comunale”

“No assoluto alle nuove tasse che il Governo vorrebbe istituire con l'introduzione del federalismo fiscale comunale: sono strumenti inutili destinati a penalizzare ingiustamente la Sardegna ed in particolare l'industria turistica”, dichiara il consigliere regionale del Popolo Della Libertà, Antonello Peru, capogruppo del Pdl nel consiglio comunale di Sors

“I tentativi già fatti di introdurre nell’Isola l’imposta di soggiorno sono miseramente naufragati”, sottolinea il consigliere, “segno evidente del fatto che le comunità locali non sono affatto favorevoli a sottoporre i turisti ad un prelievo fiscale dagli effetti irrisori per le casse dei Comuni ma odioso per chi vede lievitare il conto del proprio albergo o del proprio bed & breakfast. La nuova tassa causerebbe gravi danni all’industria ricettiva sarda, sia perché le farebbe perdere competitività rispetto alle località straniere concorrenti, che perché di difficile gestione, dal momento che richiederebbe una contabilità separata e il riversamento quotidiano delle somme incassate”.

“Quando la Regione, allora guidata dall’ex governatore Renato Soru, ha tentato di introdurre l’imposta di soggiorno, solo due Comuni hanno aderito: quello di Villasimius e quello di Sorso”, ricorda Peru. “Il secondo caso si è rivelato emblematico: la decisione dell’amministrazione comunale ha innescato una sollevazione popolare di tale portata da determinare la caduta della stessa amministrazione e il ritorno anticipato alle urne. Allo stesso modo è da respingere l’introduzione dell’Imposta municipale unica: gravando sulle seconde case dei non residenti e sugli immobili strumentali delle imprese, anche questa tassa andrebbe a colpire principalmente il comparto turistico, con gravissime conseguenze per l’economia sarda”.

“Per questi motivi, bene sta facendo la Regione ad opporsi all’introduzione delle nuove imposte”, conclude il consigliere di Sorso, “facendo leva sul proprio status di Regione a Statuto speciale: i sardi devono avere il diritto di poter pianificare il loro sviluppo economico senza la palla al piede di balzelli che avranno quale unico effetto quello di allontanare dall’Isola la principale fonte di reddito su cui puntare in prospettiva futura”. Red