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Proseguono i lavori del Consiglio –

I lavori pomeridiani del Consiglio regionale si sono aperti sotto la presidenza della Presidente Claudia Lombardo, la quale ha ricordato Albino Pisanu, scomparso all'età di 84 anni, ex consigliere regionale della Democrazia Cristiana, più volte assessore regionale, in diversi ambiti.

La Presidente ha espresso il cordoglio del Consiglio ed il suo personale. La seduta è stata sospesa per 5 minuti in segno di lutto.

Alla ripresa dei lavori si è quindi proceduto all'esame dell'interpellanza 185/a, sulla inderogabile necessità di avviare anche in Sardegna la sperimentazione del metodo Zamboni per la cura della sclerosi multipla, e dell’interpellanza 162/a, sulla necessità dell'avvio in Sardegna di una sperimentazione clinica relativa al trattamento della Sclerosi multipla tramite la procedura di sostruzione venosa proposta dal prof. Paolo Zamboni, del Dipartimento di scienze chirurgiche, anestesiologiche e radiologiche all'Università di Ferrara e su eventuali, reali ed immediate previsioni di acquisto di strumenti ecocolordoppler per la diagnosi di CCSVI nella sclerosi multipla (SM) per il Sistema sanitario della Regione.

Daniele Cocco (Idv) ha illustrato le ricerche condotte dal professor Paolo Zamboni, chirurgo vascolare all’Università di Ferrara, la cui sperimentazione è partita anche negli Usa, con esiti positivi. "La sclerosi multipla è fra le malattie più invalidanti, e colpisce anche i giovani, 58mila in Italia. In Sardegna non c'è un registro regionale, ma sappiamo che è la Regione più colpita, con circa 2500 persone ammalate. Le attuali terapie costano e non risolvono, anzi presentano gravi effetti collaterali. L'interpellanza impegna il Presidente della Regione e l'assessore alla Sanità a prendere tutti i provvedimenti necessari all'avvio degli studi e della sperimentazione, in tempi brevi".

Efisio Planetta (Psd'az) ha voluto ricordare che per la sperimentazione del metodo Zamboni occorrono un colordoppler da 50.000 euro e il personale che lo sappia usare. "Oltretutto con notevoli risparmi rispetto alla terapia farmacologia attualmente in vigore".

L'assessore alla Sanità Antonello Liori, nella sua risposta, ha affermato che ogni opportunità migliorativa deve essere colta, quindi vi è anche la necessità di sperimentare. "Ma bisogna avere anche la convalida delle comunità mediche internazionali. Per questo, per evitare false speranze, il Ministero della Salute ha prodotto una direttiva per il divieto di effettuare la disostruzione delle vene per la patologia in questione. Però con l'invito alla sperimentazione in Centri individuati. Noi non possiamo imporre queste metodiche diagnostiche sulla base di una mera impressione. Dobbiamo stare attenti su queste cose. Personalmente sostengo che la sperimentazione vada portata avanti comunque, se ci sono centri in Sardegna credo sia giusto farlo. Ma con la massima cautela".

Daniele Cocco (Idv) ha così replicato: "Avremmo voluto sentire dall'assessore che si è adoperato per avere dei Centri in cui iniziare immediatamente l'attività. Troppi pazienti sardi soffrono di questa gravissima malattia. Non sono soddisfatto, dovremmo avere subito risposte più certe".

Efisio Planetta (Psd'az) ha auspicato un'attenzione particolare verso questo metodo e questa sperimentazione. "Certo, dobbiamo essere cauti, ma dobbiamo anche attivarci perché la sperimentazione vada avanti, focalizzando i Centri in cui lavorarci. Mi ritengo fiducioso e in un certo senso soddisfatto".

L'interpellanza 188/a, sulle nomine a primario della Asl 5 di Oristano, è stata illustrata dallo stesso Luciano Uras (Comunisti-Sinistra Sarda-Rossomori), il quale ha affermato: "Si tratta di un tema molto più generale,“ci preoccupa il modo con cui sono state fatte le nomine per funzioni di assoluto rilievo, in reparti medici significativi. Chiediamo all'assessore se non ci fossero tra gli esclusi professionalità ed esperienze più significative di quelle selezionate. Risulta agli atti una scelta carente sotto il profilo dell’esperienza relativa al numero di interventi, soprattutto nel caso della traumatologia. La malasanità nasce spesso anche da una cattiva gestione".

L'assessore Liori ha replicato che sulla base dei dati forniti dalla Asl di Oristano, le procedure amministrative per questo incarico risultano legittime e conformi alle leggi. "Il Commissario sceglie tra gli idonei e la Commissione ha espresso parere unanime. Si tratta di una scelta ponderata e convinta. Il Commissario è poi responsabile delle scelte effettuate".

La replica è stata affidata a Gianvalerio Sanna (PD), il quale ha espresso insoddisfazione e preoccupazione, "perché le istituzioni regionali devono stare dalla parte della tutela dei cittadini, che devono avere il meglio. La stessa Commissione ha giudicato la scarsa esperienza del candidato. È sempre sbagliato premiare chi è vicino alla politica. Valuteremo se queste scelte sono state fatte per i cittadini o per la politica. Quei verbali saranno oggetto di ricorso amministrativo".

Si è quindi passati all’esame del Testo unificato delle proposte di legge 137 e 233/a, sul sistema integrato di interventi a favore dei soggetti sottoposti a provvedimenti dell'autorità giudiziaria e sull'istituzione del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, relatore Silvestro Ladu (PDL).

Luciano Uras (Comunisti-Sinistra Sarda-Rossomori) ha chiesto una sospensione di 20 minuti per confrontarsi sul testo, al termine della relazione.

Il relatore Ladu ha illustrato la legge, come frutto di due proposte distinte sullo stesso tema. "Si tratta - ha sottolineato - di una legge che mira a migliorare le condizioni di vita dei detenuti, consolidando il percorso di rieducazione dei minorenni e provando a cambiare lo stile di vita dei detenuti. La legge colma una lacuna dell'ordinamento regionale, delineando una politica attiva di inclusione sociale. La situazione delle nostre carceri è inadeguata, in tutti i 12 istituti penitenziari. I numeri sono impietosi. Per questo motivo, proponiamo un ruolo importante del Garante che si vuole istituire, con poteri di controllo, verifica delle condizioni, segnalazioni e proposte. Un Garante che dovrà essere slegato dalla politica per svolgere al meglio il proprio ruolo".

Nella discussione generale è intervenuto Cucca (Pd) che ha detto che questa legge si inquadra nell'esigenza di creare una rete di contatto tra detenuti, società civile e istituzioni. "Questa legge è di fondamentale importanza. Le figure del garante dei detenuti e del difensore civico - ha detto - non devono essere confuse. Il garante dei detenuti è necessario perché si occupa dei diritti sociali dei reclusi. La legge è di primaria importanza. Su questa legge c’è la condivisione tra maggioranza e opposizione".

Zuncheddu (Comunisti-La sinistra sarda-Rossomori) ha ricordato il ritardo della Sardegna rispetto all'Europa e alle altre regioni italiane. Per la consigliera dei Rossomori si tratta di una proposta di legge urgente che una volta approvata deve essere applicata. Uras (Comunisti-La sinistra sarda-Rossomori) ha affermato che con alcuni piccoli aggiustamenti questo provvedimento potrà essere approvato.

L'assessore alla Sanità Liori ha espresso un giudizio positivo per "un provvedimento che incide in un settore di grande disagio". L'esponente della giunta ha fatto riferimento anche al caso degli ospedali psichiatrici che ospitano i reclusi. "Istituire la figura del garante - ha aggiunto - è un atto di civiltà".

Dopo una breve pausa è stato votato il passaggio agli articoli. In poco più di 10 minuti sono stati approvati tutti gli articoli e gli emendamenti 1 all'articolo 6, il 2 all'articolo 7 e l'emendamento 3 che ha sostituito l'articolo 16 sull'indennità di carica che spetta al garante. La legge è stata approvata all'unanimità (presenti 61, votanti 59, sì 59, due astenuti).

Infine si è passati all'esame della proposta di legge 180 "Istituzione del Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza". "Questa legge non è una leggina - ha detto il relatore Luigi Cucca (Pd) - è un provvedimento importante. In Sardegna siamo in ritardo anche in questa materia. Assicurare ai bimbi un futuro è un segnale di civiltà".

"L'auspicio - ha concluso Cucca - è che anche il Consiglio regionale approvi questa legge all'unanimità". Ladu (Pdl), presidente della Seconda commissione, a tal proposito ha aggiunto che questa legge è importante ed è un grande passo avanti.

Dopo l'approvazione all'unanimità della legge, il Consiglio è stato convocato a domicilio. Red