Press "Enter" to skip to content

Oltre cento morti in Egitto.

Sarebbero oltre 100 i morti tra i manifestanti che stanno tentando di dare l'assalto al Ministero degli Interni e la polizia ha aperto il fuoco. E' quanto riporta la televisione satellitare Al Jazira. E intanto il capo delle antichità egiziane, Zahi Hawass, ha affermato che è stato respinto in mattinata un tentativo di saccheggio al Museo Egizio. Lo riferisce la televisione di stato egiziana, affermando che l'esercito presidia la zona.

E' da poco scattato il coprifuoco in Egitto. Nonostante la misura, decine di migliaia di manifestanti continuano a protestare al Cairo, ad Alessandria, a Rafah, a Suez e in altre città egiziane. 

Cresce di ora in ora il bilancio delle vittime dei violenti scontri che ieri si sono verificati in tutto l'Egitto durante le proteste contro il regime di Hosni Mubarak: secondo la rete televisiva satellitare panaraba Al Jazira i morti sono più di cento: almeno 36 solo ad Alessandria, 27 a Suez, 22 al Cairo, le vittime accertate e trasportate negli obitori. I feriti, secondo l'emittente panaraba, sono più di mille in tutto il Paese, ma secondo altre fonti ufficiali citate l'Agence France Presse, superano i duemila.

Tra i trenta cadaveri raccolti al Cairo dopo i disordini di ieri ci sono quelli di due bambini di sette e quattro anni, una ventina di cadaveri visti ad Alessandria. Malgrado la repressione durissima la gente è tornata in piazza. Il capo dell'opposizione dice: il discorso di Mubarak è un insulto e chiede al presidente di andarsene.

Le forze armate hanno "invitato i cittadini ad evitare assembramenti e a rispettare il coprifuoco": lo hanno annunciato la tv e la radio di Stato egiziane riferendosi al divieto di circolare nelle ore notturne.

Manifestanti si stanno scontrando ad Alessandria con forze dell'ordine che usano armi da fuoco con proiettili veri. Lo riferiscono le tv satellitari Al Jazira e Al Arabiya citando testimoni. La tv satellitare araba Al Jazira sostiene che il suo corrispondente ha visto più di 20 cadaveri di manifestanti ad Alessandria d'Egitto.

L'emittente del Qatar non ha fornito altri dettagli sulle morti, segnalate comunque come legate alle grandi manifestazioni e scontri con la polizia avvenuti ieri nella città egiziana.

Il bilancio di vittime che era stato possibile stilare ieri era di almeno una ventina di morti, di cui undici solo a Suez, cinque al Cairo, due a Mansura e uno nel Sinai ma sono di più. 35 quelli ammessi da fonti ufficiali ma la cifra è sottostimata. Potrebbe essere oltre i 50 morti facendo i conti sulle testimonianze dei corrispondenti.

Le proteste in Egitto sono in linea con "un'ondata islamica" che vuole "la giustizia". Lo ha affermato oggi il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Ramin Mehman-Parast, citato dalla televisione di Stato. 

E' cresciuto in poco tempo il numero dei manifestanti che questa mattina stanno sfilando per il centro del Cairo chiedendo le dimissioni del presidente, Hosni Mubarak. Secondo l'inviato della tv satellitare 'al-Arabiya', in questi minuti i manifestanti sono circa due mila circondati da un ingente dispiegamento di forze di polizie e dell'esercito.

"Non sono agli arresti domiciliari e lo vedrete oggi perché intendo manifestare contro Mubarak". E' quanto ha annunciato Mohammed El Baradei alla tv 'al-Jazira'. 

"Ho sentito della notizia dei miei arresti domiciliari in tv ma non era vera - ha affermato - oggi manifesterò contro il presidente dopo aver sentito il suo discorso di ieri". Secondo l'ex diplomatico, "la notizia del mio arresto è stata diffusa dal regime per impaurire la gente".

Infine, El Baradei ha ricordato che "i manifestanti hanno fiducia nell'esercito perché lo considerano un baluardo in difesa della popolazione e del Paese".

"Se il regime non cade, l'intifada del popolo continuerà": lo ha detto l'esponente dell'opposizione egiziana Mohamed El Baradei in dichiarazioni alla tv Al Jazira

Sarebbero 50 mila le persone radunatesi nella centralissima piazza Tahrir al Cairo per una manifestazione. Lo stimano fonti sul posto.

Circa 40 persone sono state arrestate stamani da militari egiziani dopo che erano stati colti in flagrante mentre compivano atti di vandalismo e tentavano di trafugare reperti archeologici dal celebre Museo egizio del Cairo.

Il segretario della Lega Araba, Amr Moussa, egiziano, ha detto oggi che "la politica in Egitto va cambiata".

Secondo la rete satellitare Al Jazira, Ahmad Ezz ha presentato le dimissioni dal Partito nazionale democratico, che sono state accettate. Ieri, i manifestanti hanno saccheggiato e danneggiato gli uffici di una delle sue compagnie nel quartiere di Mohandisin, al Cairo.

Yussef el Qaradawi, uno dei più influenti e seguiti predicatori ed esponenti religiosi del mondo arabo ha chiesto oggi che il presidente egiziano Hosni Mubarak lasci il potere. Lo riferisce la tv satellitare araba Al Jazira.