Il presidente della Regione Ugo Cappellacci è stato sentito in audizione stamattina dalla commissione Bilancio presieduta da Paolo Maninchedda (psd’az).
Il presidente della Regione ha confermato l’intenzione della giunta di procedere speditamente sulla vertenza entrate. Sono stati chiesti pareri a due costituzionalisti e a un tributarista. Un primo parere -ha aggiunto il presidente - ha messo in evidenza la impercorribilità del ricorso contro la legge di stabilità dello Stato. Si attende un secondo parere legale sull'impugnazione del bilancio dello Stato chiesto al costituzionalista Valerio Onida
Resta ferma - ha aggiunto il presidente della giunta - nella forma e nella sostanza la volontà dell’esecutivo di sollevare il conflitto di attribuzione ma c’è da fare una valutazione sul momento e sull’atto rispetto al quale sollevare questo conflitto.
Nel merito, mentre non ci sono problemi per quanto attiene le imposte sui giochi e sul lotto, forti perplessità sono state evidenziate con riferimento alle accise.
Sulla linea da portare avanti, la giunta e il consiglio dovranno decidere come procedere ma solo dopo aver preso visione delle basi giuridiche su cui si fondano i ricorsi.
Il capogruppo del Pd Mario Bruno ha parlato di atteggiamento dilatorio in atto da parte dello Stato e di atteggiamento attendista della Regione.
L’impugnazione del bilancio dello Stato è uno strumento di natura politica e non possiamo rinunciarci. Quindi è necessario non fare scadere i termini e sollevare immediatamente il conflitto di attribuzione. Lo Stato – ha detto ancora Bruno -sta calpestando i nostri diritti”. Bruno ha invitato il presidente Cappellacci ad avere un atteggiamento più forte, a non aspettare più e a mettersi a capo di una forte mobilitazione che coinvolga tutti i sardi
Porcu (Pd) ha espresso preoccupazione per il trascorrere del tempo e ha sollecitato un forte segnale politico di dissenso.
Uras (La Sinistra sarda-comunisti-Rossomori) ha sottolineato che il governo nazionale è consapevolmente inerte nei confronti della Sardegna. Non ci servono pareri legali - ha aggiunto - ma solo la predisposizione di un ricorso che il Consiglio ha già deciso di fare per costringere lo Stato a versare i soldi che ci deve.
Sabatini (Pd) ha chiesto di sapere a che punto è la vertenza e come la giunta intenda portare avanti la trattativa
Salis (Idv) ha avvertito che l’impressione è che lo Stato non voglia dare i soldi che spettano alla Sardegna. Per l’esponente dell’Italia dei Valori il conflitto di attribuzione deve essere sollevato subito. Salis ha sottolineato la necessità di avviare immediatamente, contro lo Stato, tutte le iniziative in sede giurisdizionale.
Cuccureddu (Misto) ha detto che è importante partire anche dall’impugnativa sul patto di stabilità territoriale degli enti locali che deve salvare 30 comuni. Il difenderci su questo aspetto - ha aggiunto -potrebbe essere un punto di partenza,
Capelli (Misto) ha affermato che il presidente Cappellacci ha fatto bene a chiedere dei pareri legali che serviranno come punti di riflessione per supportare quanto già deciso su cosa fare. Capelli ha chiesto al presidente a che punto è il tavolo della intermediazione politica e ha ricordato che in questo momento la vertenza Sardegna è l’ultimo dei pensieri di questo governo. Per Capelli è necessario sensibilizzare ulteriormente i parlamentari sardi per attivare i tavoli di pressione politica. Red