Gli assessori Carta e Crisponi, facendosi portavoce dei viaggiatori, hanno mostrato il malcontento generatosi dall'idea dell'aumento dei costi dei biglietti delle compagnie marittime.
A tal proposito, l'assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Luigi Crisponi, ha commentato: "Mentre il comparto turistico soffre con tutta evidenza le difficoltà dovute alla crisi economica, congiunturale e strutturale, e alcuni operatori del settore, come gli imprenditori del comparto ricettivo (alberghi, residence, villaggi, campeggi e bed&breakfast), condividendo la preoccupata visione di tale crisi, decidono di confermare nel 2011 le stesse tariffe applicate da qualche anno alla loro clientela, altri operatori, come alcune compagnie di trasporto navale (ma anche vettori aerei, come l’Alitalia) aumentano le loro tariffe in modo sconsiderato con risvolti che produrranno soltanto disdette al già provato sistema turistico".
"Nel censurare ogni iniziativa che sa tanto di ‘cartello’ fra i vettori marittimi – ha aggiunto l’esponente della Giunta Cappellacci -, l’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio ha inviato una segnalazione all’Antitrust e al ministero dei Trasporti per l’attivazione di ogni utile e severa iniziativa volta alla tutela dei consumatori e delle stessa rete imprenditoriale turistica sarda".
L'assessore regionale dei Trasporti, Angelo Carta, in merito alla vicenda ha dichiarato: "Non possiamo quantificare in maniera precisa gli aumenti delle tariffe perché nell'assessorato regionale non è mai stata istituita una struttura di monitoraggio delle tariffe aeree e navali. Tuttavia, ho già provveduto a convocare le compagnie di navigazione e i vettori aerei per chiedere chiarimenti su questi aumenti che comportano gravi disagi ai sardi e a coloro che decidono di venire in Sardegna, sia per lavoro che per vacanza".
"Ritengo assolutamente lesivo degli interessi e dei diritti dei sardi, e al limite del codice penale, l'atteggiamento della Tirrenia che togliendo dal mercato la sua offerta di fatto avvantaggia tutti gli altri privati che per la prima volta nella storia sono liberi di praticare i prezzi che vogliono. Di questo – ha concluso l’assessore Carta - ho informato oltre che gli organi politici, ministero dei Trasporti in testa, l'Autorità garante della concorrenza e la Procura della Repubblica per valutare se nel comportamento di Tirrenia si ravvisino, come io credo, estremi di reato tenuto conto del lucro realizzato dagli armatori privati e del danno subito da coloro che per volere o per forza devono recarsi in Sardegna". Red.