L'assessore regionale del Turismo Luigi Crisponi, commentando i fuochi di Sant'Antonio che per la prima volta si sono uniti sotto la regia della Regione con l'"Isola che danza", ha dichiarato: "L'opera della Regione, oltre che rinnovare il sentimento di identità tra le popolazioni e richiamare numerosi turisti, incuriositi dalle originali interpretazioni sarde dei Fuochi di Sant'Antonio Abate, ha consentito all’assessorato regionale di esportare in Europa, a Vienna, Oslo, Utrecht e Stoccarda, la magia e il mistero delle ‘Scintille dal cuore’".
"Esprimiamo, quindi, la piena soddisfazione – ha proseguito l'esponente della Giunta Cappellacci – per la corale partecipazione delle amministrazioni locali coinvolte, dove interi quartieri e rioni si sono misurati nel preparare i fuochi e offrire ai visitatori, come da tradizione, ‘fave e lardo’, ‘pistiddu’, ‘coccone’ e buon vino".
E' ora la volta però del Carnevale che, in ben 37 comuni della Sardegna, terrà compagnia con i ‘Mammuthones e i ‘Issohadores’, i ‘Boes e Merdules’, ‘Sos Thurpos e s’Erittaju’, ‘S’urtzu e sos Buttudos e, così come i Fuochi, sarà promosso dall'assessorato regionale del Turismo anche nelle fiere di Madrid, Dublino, Bruxelles e Praga.
"Prosegue la campagna istituzionale dell' "Isola che danza" – ha concluso l'assessore Crisponi – con l'intento di costruire un programma di "altra stagione" con i comuni e i loro territori, ognuno con le sue vocazioni e specificità e che, finalmente, sotto l'egida della Regione, vedranno la promozione integrata degli eventi che fanno parte delle loro tradizioni e della loro storia. Ogni evento, comune e territorio uniti da un comune simbolico cuore, che concorrerà a rinnovare il sentimento di identità della nostra terra e ci permetterà così di realizzare attività di promozione sempre più d’effetto, tali da infondere nuovi impulsi ai comuni interessati. Nel contempo sarà favorita la conoscenza più approfondita di aspetti meno noti, ma non meno appassionanti, veri e propri tesori nascosti della nostra Isola". Red.