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L’olio combustibile è arrivato anche a Stintino

Si è spiaggiato anche sul litorale stintinese, tra Pazzona e le Saline,  l’olio combustibile che l’11 gennaio scorso è fuoriuscito dal terminal di E.On al porto industriale di Porto Torres. Il vento di grecale di questi giorni, probabilmente, ha sospinto la marea nera lì dove ancora non era arrivata.

«Stiamo monitorando la situazione e si sta lavorando per evitare un danno ambientale maggiore lungo la costa che possa anche tradursi in un danno di immagine. C’è la massima concentrazione da parte dei nostri uffici, siamo preoccupati. Speriamo che si tratti di pochi residui che potranno essere recuperati in breve tempo».

Sono le parole del sindaco di Stintino, Antonio Diana, che dalla tarda mattinata di oggi sta tenendo costantemente sotto controllo la situazione del territorio.

Il Comune, già dal giorno dell’incidente al porto industriale, ha attivato le squadre della Compagnia barracellare per tenere sotto stretto controllo le spiagge stintinesi.

È stato l’ufficio tecnico questa mattina ad avvisare il primo cittadino quindi l’assessore competente, Angelo Moschella, del ritrovamento di alcune palle di catrame sulla spiaggia bianca di Pazzona. Il Comune quindi ha avvisato la Capitaneria di porto di Porto Torres e la Provincia di Sassari.

In tempi rapidissimi E.On ha inviato sulla spiaggia una squadra di operatori della Verdevita che si stanno occupando di recuperare il prodotto, ritrovato anche in mezzo alle alghe di posidonia.

A mare la Capitaneria di porto ha effettuato un controllo sino alle spiagge della Pelosa e della Pelosetta. A terra, gli uomini della Delegazione di spiaggia, guidati dal comandante Agatino Carciola, hanno perlustrato il lungo tratto di costa.

«Al momento – ha fatto sapere il comandante Carciola – non si segnalano altri ritrovamenti, mentre non è stata ancora quantificata la quantità di materiale rinvenuto». Red-com