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Olio combustibile in mare, Alessandra Giudici chiede lo stato di calamità naturale

«Basta minimizzare, il disastro prodotto dalla fuoriuscita di olio combustibile nell’impianto portuale di E.On ha assunto proporzioni devastanti, chiediamo al presidente del Consiglio dei Ministri di riconoscere lo stato di calamità naturale». È l’appello del presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, a una settimana esatta dall’incidente di Porto Torres.

Già all’indomani dello sversamento in mare del combustibile, la Provincia di Sassari si era fatta carico di insediare e coordinare un tavolo tecnico permanente, che nei giorni successivi si è incontrato più volte per far fronte congiuntamente all’emergenza ambientale. E anche ieri mattina, incontrando il direttore generale di E.On, Paolo Venerucci, il presidente della Provincia ha ribadito la preoccupazione per una situazione che «oltre il gravissimo danno ambientale, che è sotto gli occhi di tutti, rischia di avere clamorose ripercussioni economiche». Il riferimento è al pericolo che «se non si interviene con risorse e mezzi adeguati alle proporzioni effettive del danno, che oggi sono più chiare – insiste Alessandra Giudici – si rischia di compromettere la stagione turistica di tutta l’area litoranea del Nord Sardegna, e questo sarebbe un colpo mortale per la nostra economia».

A indurre Alessandra Giudici ad abbandonare la prudenza dei giorni scorsi è stata la notizia che la “marea nera” sia arrivata sino a Santa Teresa di Gallura. «E come se non bastasse, ieri al porto industriale c’è stato un altro incidente – prosegue il presidente – anche se pare si tratti di un evento di proporzioni limitate, la situazione complessiva ci induce a pensare che sia il caso di alzare il livello di guardia». E dato che i danni riguardano un’area così ampia, «chiediamo l’intervento del Governo per fronteggiare in maniera adeguata e tempestiva quella che per il Nord Ovest Sardegna si configura come una vera e propria catastrofe, sia sul piano ambientale e della salute, sia sul piano economico e produttivo».

Il presidente della Provincia si rivolge anche a E.On, per ribadire per l’ennesima volta la necessità di dismettere i gruppi a olio combustibile – «la loro incompatibilità ambientale è ormai dimostrata dai fatti», sentenzia Alessandra Giudici – e realizzare al più presto il nuovo gruppo a carbone. Nel frattempo il tavolo permanente coordinato dal settore Ambiente della Provincia di Sassari proseguirà il proprio lavoro. «È semplicemente assurdo il comportamento assunto ieri dalla Regione», sbotta l’assessore provinciale dell’Ambiente, Paolo Denegri, secondo il quale «hanno convocato E.On e si sono dimenticati di coinvolgere gli enti locali». A iniziare dalla Provincia, «che in materia di vigilanza ambientale e di coordinamento degli interventi di salvaguardia ha specifiche competenze e le sta esercitando – rivendica l’assessore – non si può svalutare il lavoro fatto in questi giorni con comportamenti lesivi della dignità di questo ente». Red-com