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Caso Ruby, corposo il dossier inviato alla Giunta ma arriva il primo rinvio.

La Giunta delle autorizzazioni della Camera ha rinviato a martedì 25 l'esame
della richiesta della procura di Milano di perquisizione degli uffici del contabile di Silvio Berlusconi, Giuseppe Spinelli, nell'ambito dell'inchiesta sul caso Ruby.

La richiesta di rinvio è stata avanzata dal relatore Antonio Leone (Pdl), che ha chiesto più tempo per esaminare il corposo fascicolo (389 pagine) degli atti inviati dalla procura. Il presidente della Giunta, Pierluigi Castagnetti (Pd), ha accolto la richiesta ritenendola "ragionevole".

"Martedì- ha spiegato - attendiamo la relazione, poi si aprirà il dibattito e prevedo che entro 2 settimane possiamo concludere, anche se da regolamento abbiamo tempo fino al 14 febbraio", ossia 30 giorni dall'invio degli atti per poi inviare la relazione all'Aula.

 Dagli atti della Procura di Milano emerge "un quadro desolante e devastante. Non possiamo aspettare, dobbiamo dare un segnale", dice il deputato dell'Idv Federico Palomba, componente della Giunta per le autorizzazioni di Montecitorio, che oggi ha chiesto di avviare immediatamente gli interventi sulla relazione che Antonio Leone terrà sul caso Ruby martedì prossimo.

"Ho proposto - ha spiegato il dipietrista - di stabilire già oggi che gli interventi sulla relazione inizino dalla seduta di mercoledì. La mia proposta è passata. Ci interessa fare in fretta perché il paese non può stare sotto questa cappa di desolazione".

Il Pdl, che dovrebbe puntare sull'incompetenza del tribunale dei Milano e la restituzione degli atti, non ha ufficialmente anticipato la tesi che sosterrà a difesa del presidente del Consiglio. "Quella sarà una decisione politica", ha sottolineato Castagnetti. 

 Alla pratica, ha poi chiarito il presidente della giunta, sarà riservata una cura particolare. E' probabile che i commissari si riuniscano anche mercoledì e giovedì prossimo, e non con "sedute di mezz'ora come avviene di solito per la
giunta", ha anticipato Castagnetti. Ci sarà dunque "una serie di riunioni non ordinarie perché si e' deciso di dedicare un maggiore sforzo" a questo fascicolo, ha insistito Castagnetti. E "serviranno un paio di settimane perché in giunta non ci sono tempi contingentati e immagino che in molti vorranno intervenire", ha aggiunto.

E' scontato poi che anche per l'aula la richiesta di Milano non seguirà la via ordinaria. Di solito da quando la Giunta licenzia un parere a quando arriva in assemblea passano anche mesi, per la tendenza ad accorpare i giudizi di insindacabilità e le autorizzazioni a procedere nella stessa seduta. "Credo che questa volta la relazione sarà portata rapidamente alla capigruppo e che il presidente la potrà calendarizzare anche singolarmente", è la previsione di Castagnetti.

 La stessa Giunta delle Autorizzazioni a procedere della Camera ha giudicato
insindacabili le affermazioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, citato in giudizio dal magistrato fiorentino Alessandro Nencini. Il premier è stato denunciato perché durante l'inaugurazione dell'Alta velocità Roma-Milano, aveva parlato di "metastasi e di soggetto che applica la legge come un moloch che deve colpire", riferendosi all'inchiesta sulla Tav condotta dal magistrato.

Per la Giunta delle autorizzazioni di Montecitorio si tratta di dichiarazioni riconducibili alla funzione parlamentare e quindi coperte da insindacabilità. Ha votato a favore dell'insindacabilità delle parole del premier una larghissima maggioranza, contrari i rappresentanti del Pd Donatella Ferranti e Marilena Samperi e dell'Idv Federico Palomba. Ora sarà l'Aula a doversi esprimere in via definitiva.