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Le reazioni al caso Ruby: Cicchito, “Blitz militare” e “difesa vergognosa”, assaggio di campagna elettorale

Il fascicolo di 389 pagine, con la richiesta di autorizzazione a procedere del tribunale di Milano nei confronti di Silvio Berlusconi per il caso Ruby, è alla giunta per le Autorizzazioni della Camera. Il presidente della giunta, Pierluigi Castagnetti (Pd), metterà la vicenda all'ordine del giorno mercoledì, relatore il vicepresidente
della Camera, Antonio Leone (Pdl).

In giunta la maggioranza può contare su 11 voti su 21, poi dovrà essere l'assemblea di Montecitorio a pronunciarsi in via definitiva.

"Contro Berlusconi più che un blitz giudiziario è stato realizzato un blitz militare", dice il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto. E aggiunge: "E' in corso
un'operazione che ha caratteri fortissimi di destabilizzazione, in ballo non c'è soltanto Berlusconi, ma libertà elementari che riguardano ognuno di noi. In Italia si apre una questione di libertà".

Insieme a Bossi, rileva Cicchitto: "Valuteremo se ci sono le condizioni per lo sviluppo dell'attività di Governo, cosa che auspichiamo, oppure se ci dovrà essere un ricorso alle urne, anche per tutelare la libertà di questo paese". Netta la presa di posizione del ministro della Giustizia, Angelino Alfano: "Politicamente, le opposizioni hanno considerato l'invito a comparire come un invito a scomparire, ma su questo si pronunceranno gli elettori nel 2013".

"Stiamo leggendo o ascoltando, com'è prassi in casa Pdl, dichiarazioni vergognose in difesa di Silvio Berlusconi - denuncia Michele Ventura, vicepresidente vicario dei deputati del Partito Democratico - Passiamo da chi ci vuol spiegare che il reato
di corruzione di minorenne va valutato a seconda di quanti mesi manchino alla maggiore età della vittima o da che mestiere faccia, a chi, come Cicchitto, parla di blitz militare, chi di stato di polizia, a chi, infine, invita il premier a sporgere
denuncia. Non voglio esprimermi su carte che non ho letto e che sono alla valutazione del Parlamento. Ma il discredito è alto e sta umiliando l'Italia intera. Se corrisponde a verità soltanto la metà delle indiscrezioni che stiamo leggendo, sarebbe il caso che Berlusconi si dimettesse e che chiedesse immediatamente ai
suoi un decoroso silenzio".

Così il capogruppo del Pd al Parlamento europeo, David Sassoli, risponde a Fabrizio Cicchitto che ha indicato le elezioni anticipate tra le conseguenze possibili del cosiddetto caso Ruby. "Se volete andare alle elezioni noi siamo pronti. Con le
elezioni sarà certificato il vostro fallimento".