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Edilizia ancora al buio in Sardegna –

Tra molte ombre e poche luci prosegue la crisi che ha investito l’Italia e, ancora di più, la nostra Regione.

Il “Rapporto Anaepa-Confartigianato 2010-2011” che, per il terzo anno consecutivo, offre una panoramica sull’andamento del settore e delle imprese artigiane dell’edilizia, evidenzia ancora oggi pesanti criticità nel settore guida dell’economia artigiana.

 

L’analisi di Confartigianato Imprese Sardegna evidenzia anche da noi un calo della domanda, forti tensioni sulla liquidità delle imprese, diminuzione del credito erogato al settore delle banche e ritardi sui pagamenti, specie da parte della P.A, sono fattori che hanno influito sull’instabile condizione delle aziende.

 

Leggendo il rapporto ANAEPA, a livello nazionale si scorgono alcuni segnali incoraggianti; a settembre di quest’anno, per esempio, si è registrata una sostenuta crescita dei mutui erogati per l’acquisto di case (+8,7%) rispetto all’anno precedente. In crescita anche le ristrutturazioni in edilizia con agevolazione fiscale del 36% e gli interventi legati al risparmio energetico mediante eco-bonus del 55%, rinnovato anche per il 2011 (seppur gravato delle ritenuta d’acconto del 10%).

Nella nostra isola, alla fine di settembre 2010, erano 20.394 le aziende che si occupavano di strade, ferrovie, ponti, gallerie, demolizioni, elettrodotti, demolizioni, posa di infissi e costruzioni in generale. Ben il 64,9% (13.231), 2 su 3, erano imprese artigiane

Queste ultime, secondo le rilevazioni effettuate tra settembre 2009 e lo stesso mese del 2010, hanno perso quasi 300 unità (bilancio tra iscrizioni e cancellazioni), subendo un calo del 2,1%, e ponendo la nostra regione al quarto posto tra le regioni con trend negativo dopo Calabria (-2,6%), EmiliaRomagna (-2,5%), e Marche (–2,4%). Da sottolineare che l’Italia intera sopporta ancora un trend negativo dello 0,6.

 

A livello regionale (considerando le vecchie 4 province), nei 12 mesi che intercorrono sempre tra il terzo trimestre 2009 e quello 2010, se la provincia di Oristano ha guadagnato 7 imprese edili artigiane (+0,6%--1229 imprese totali), Nuoro ne ha perse 29 (-1%--2811 imprese totali), Cagliari 64 (-1,5%--4278 imprese totali) e Sassari ben 203 (-4%--4913 totali).

Confartigianato Imprese Sardegna rileva un segno negativo sull’analisi triennale degli occupati dell’intero comparto edile.

Raffrontando il terzo trimestre 2007 con quello del 2010, la variazione degli occupati segna un calo del 13,4% ovvero una perdita di 8.701 posti di lavoro. In questo triennio, infatti si sono persi 1638 posti da dipendente (-4,1%) e ben 7063 da lavoratori individuali (-28,4%). Dopo la Campania (-17,8), l’Emilia Romagna (-17,5%) e la provincia autonoma di Trento (-15,7), la Sardegna è al quarto posto.

Al contrario boom dell’Umbria con un +23%, della Liguria (+16,6%) e del Molise (+15,5%).

Sempre nella nostra isola, al 31 dicembre 2009, gli occupati totali nelle imprese di costruzioni (artigiane e non) erano 61mila: 43mila indipendenti (ovvero titolari di impresa individuale) e 18mila dipendenti. Gli occupati delle costruzioni rappresentano il 10,2% del totale di ogni settore produttivo.

Nella classifica nazionale, le province di Olbia-Tempio con il 15,6% e Medio Campidano con il 13,7%, sono al primo e secondo posto per incidenza degli occupati dell’edilizia su totale occupati. Al 14 e 16esimo posto le province dell’Ogliastra e di Nuoro con l’11,4% e l’11,1%

Confartigianato Imprese Sardegna evidenzia come nella nostra regione la stragrande maggioranza delle imprese artigiane delle costruzioni siano imprese individuali (84,2%) mentre le società di persone sono l’11,6%, quelle di capitali il 3,8%, le cooperative lo 0,4% e i consorzi lo 0,1%.

In crescita le richieste di agevolazione per le ristrutturazioni, lo sgravio del 36%. L’analisi dei dati di gennaio-luglio 2010 indicano un +10,3% rispetto allo stesso periodo del 2009. Dal 1998 al luglio 2010, sono state ben 65.112 le richieste di ristrutturazione.

In Sardegna (dati gennaio-luglio 2009/gennaio-luglio 2009) la provincia con il più altro numero di richieste è Carbonia-Iglesias con un +22% (al 9° posto nazionale). Seguono l’Ogliastra con un +21,5%, Cagliari con 15,6%. In coda Olbia-Tempio con un –10,4% (nelle ultime posizioni anche a livello Nazionale).

I dati dell’ENEA del 2007-2008, ci dicono che risultavano poco  sfruttate le detrazioni fiscali del 55% sul risparmio energetico. In questo biennio il valore degli interventi in Sardegna risultava essere di 63milioni di euro,o ovvero l’1,3% del totale nazionale di 4.479 milioni di euro. Red

 

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