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Penultimi appuntamenti con la rassegna del Cinema Etnomusicale organizzata dall’Associazione Culturale “Dietro le Quinte”.Santa Teresa Gallura (OT) – Questo fine settimana, a partire dalle 18.00, a Santa Teresa di Gallura (OT), presso lo Spazio Taphros (area porto – imbarchi Corsica), nell’ambito della rassegna dedicata al cinema etnomusicale organizzata dall’associazione culturale Dietro le Quinte, andranno in scena due spettacoli: sabato uno sguardo sulla musica dei Balcani, mentre domenica suoni e immagini dalle regioni asiatiche colpite dallo tsunami. “Di chi è questa canzone?”, il documentario girato nel 2003 dalla bulgara Adele Peeva, in programma domani, sabato 15 gennaio, parla di un gruppo di amici provenienti dai diversi angoli dei Balcani, un greco, un serbo, un turco, un macedone e un bulgaro, che si ritrovano in un piccolo ristorante a Istanbul. Qualcuno intona una canzone popolare e tutti iniziano a canticchiarla: ognuno conosce la melodia e sostiene con passione che è nata nella sua terra. “Laya Project”, il film di Harold Monfils è invece un viaggio per suoni e immagini nelle regioni asiatiche colpite dallo tsunami del 26 dicembre di sei anni fa. I musicisti provengono dalle comunità costiere di Sri Lanka, Tailandia, Indonesia, Maldive, Myanmar e India, ed è sulle loro tradizioni musicali che si basa questa produzione che attraversa i confini per rendere un tributo alla resistenza umana e ai sopravvissuti di quel tragico evento. Il prossimo appuntamento con la rassegna sarà quello di sabato 5 febbraio e coincide con l’ultimo documentario in cartellone, “Nuba d’or et de lumière”, un lungometraggio sulla musica arabo-andalusa diretto da Izza Genini. Com.

 Questo fine settimana, a partire dalle 18.00, a Santa Teresa di Gallura (OT), presso lo Spazio Taphros (area porto – imbarchi Corsica), nell'ambito della rassegna dedicata al cinema etnomusicale organizzata dall'associazione culturale Dietro le Quinte, andranno in scena due spettacoli: sabato uno sguardo sulla musica dei Balcani, mentre domenica suoni e immagini dalle regioni asiatiche colpite dallo tsunami.

"Di chi è questa canzone?", il documentario girato nel 2003 dalla bulgara Adele Peeva, in programma domani, sabato 15 gennaio, parla di un gruppo di amici provenienti dai diversi angoli dei Balcani, un greco, un serbo, un turco, un macedone e un bulgaro, che si ritrovano in un piccolo ristorante a Istanbul. Qualcuno intona una canzone popolare e tutti iniziano a canticchiarla: ognuno conosce la melodia e sostiene con passione che è nata nella sua terra.

"Laya Project", il film di Harold Monfils è invece un viaggio per suoni e immagini nelle regioni asiatiche colpite dallo tsunami del 26 dicembre di sei anni fa. I musicisti provengono dalle comunità costiere di Sri Lanka, Tailandia, Indonesia, Maldive, Myanmar e India, ed è sulle loro tradizioni musicali che si basa questa produzione che attraversa i confini per rendere un tributo alla resistenza umana e ai sopravvissuti di quel tragico evento.

Il prossimo appuntamento con la rassegna sarà quello di sabato 5 febbraio e coincide con l'ultimo documentario in cartellone, "Nuba d'or et de lumière", un lungometraggio sulla musica arabo-andalusa diretto da Izza Genini. Com.