Risolvere il problema entro pochi giorni, una settimana al massimo, e procedere immediatamente alla caratterizzazione dell’area, così da monitorare costantemente la situazione e conoscere le reali conseguenze dell’incidente di due sere fa, a causa del quale sono finiti in mare circa 10mila litri di olio combustibile destinato ai depositi della centrale E.On di Fiume Santo. È il programma in due tempi che si è dato il tavolo permanente di coordinamento, costituitosi questa mattina con la regia dell’assessore provinciale dell’Ambiente, Paolo Denegri, per far fronte congiuntamente all’emergenza ambientale che si è venuta a creare.
«La prima cosa da fare è la rimozione del materiale, che speriamo di eliminare al massimo entro una settimana – spiega l’assessore provinciale – gli specialisti incaricati da E.On sono già all’opera, e confidando nelle favorevoli condizioni meteorologiche speriamo che possano completare l’operazione anche in tempi più brevi». Ma servirà l’impegno di tutti.
Oltre a Denegri, all’incontro convocato d’urgenza negli uffici del settore Ambiente, a Baldinca, hanno partecipato i sindaci di Sassari, Porto Torres e Sorso, Gianfranco Ganau, Beniamino Scarpa e Giuseppe Morghen con i propri tecnici, la delegazione di E.On guidata da Mario Abeltino e Marco Bertolino, e i vertici della Capitaneria di porto di Porto Torres. Del tavolo fa parte anche l’Arpas, che questa mattina è potuta intervenire solo attraverso il costante confronto telefonico tra i propri rappresentanti e l’assessore Denegri, ma che presenzierà già a partire dal prossimo incontro, fissato per domattina alle 12 nella sede della Capitaneria di porto di Porto Torres. Red